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Lago Film Fest all’insegna dell’inclusività e sostenibilità

La XIX edizione del festival, dal 21 al 29 luglio a Revine Lago sempre più green: abolizione della plastica monouso, riduzione dell’uso della carta del 70%, allestimenti con materiale riciclato e una collezione di t-shirt rigenerate

Un festival a impatto quasi zero, il più possibile accessibile alle persone con disabilità, motoria e non solo, e all’insegna dell’inclusività. Da anni il Lago Film Fest è impegnato nel rendere il festival di cinema indipendente e di ricerca di Revine Lago un ecosistema sostenibile e inclusivo, nel tentativo di utilizzare proprio la chiave artistica come strumento di espressione individuale e collettivo e dimostrare che la diversità è il mezzo per distinguersi e trovare la propria unicità. 

A partire da questo presupposto nel 2020 nasce a Lago, grazie al lavoro della ricercatrice di cultura e arte Sorda Anna Chiara Carlet, il progetto SIGNPLICITY, con l’obiettivo non solo di rendere il Lago Film Fest un luogo più accessibile e inclusivo, ma anche di valorizzare il patrimonio culturale della comunità Sorda, promuovendo la Lingua dei Segni e mettendo in risalto l’identità e il talento Sordi nel mondo cinematografico e artistico. Il progetto garantisce l’accessibilità al festival alle persone Sorde, grazie a una serie di azioni concrete: la presenza di personale specializzato nella Lingua dei Segni durante la manifestazione, l’utilizzo di sottotitoli in italiano e inglese per tutti i cortometraggi in concorso, la riproduzione su schermo delle comunicazioni sonore di inizio proiezioni, e laddove possibile, la presenza di interpreti LIS anche durante le presentazioni dialogate. 

Per questa XIX edizione del Lago Film Fest, SIGNPLICITY presenta anche una novità esclusiva che si preannuncia un’innovazione di portata internazionale: il festival accoglierà una Giuria Sorda composta da tre esperti di arte e cultura Sorda: Fabio Zamparo, videomaker, performer e docente di Lingua dei Segni Italiana, la fotografa Anastasia Leknotseva e il performer Nikita Lymar. Il loro compito sarà selezionare i vincitori del premio speciale Ritmi Visivi, per la miglior colonna visiva, tra i cortometraggi del Concorso Internazionale del Lago Film Fest. L’obiettivo principale di questo premio è esaltare il punto di vista unico e vibrante della comunità Sorda sull’arte, in particolare sulla cinematografia, valorizzando l’aspetto del ritmo visivo, elemento intrinseco nella comunicazione e nelle arti performative eseguite nella Lingua dei Segni. Altra novità di quest’anno a livello internazionale, l’organizzazione, all’interno dei Barefoot Industry Days del talk (KABOOM!), uno spazio di condivisione accessibile sia al pubblico sordo che udente, per esplorare argomenti legati alla cultura Sorda, alla Lingua dei Segni e al cinema Sordo. Grazie alla collaborazione di Anna Chiara Carlet, del regista e presidente di giuria Fabio Zamparo e dello sceneggiatore e regista Charles Ainsworth, che interverrà dagli Stati Uniti, si potrà ribaltare il punto di vista sulla visione cinematografica verso un approccio più inclusivo, esplorando le caratteristiche specifiche del cinema sordo. 

Tante poi le iniziative anche sul fronte della sostenibilità: l’utilizzo di bicchieri riutilizzabili con cauzione, piatti e stoviglie biodegradabili e compostabili, la presenza in tutta l’area del festival di distributori di acqua filtrata da cui servirsi liberamente, l’incentivazione all’uso di mezzi pubblici per raggiungere gli ambienti del LFF, l’impiego di materiali di riciclo per gli allestimenti e una pianificazione attenta nella stampa di biglietti, guide e programmi – facendo ampio uso delle tecnologie digitali – che ha portato a una diminuzione del 70% dell’utilizzo di carta. Per quanto riguarda infine le classiche magliette del festival, dallo scorso anno è stato deciso di dare una svolta totalmente ecologica anche a questo ambito. Tutte le t-shirt di Lago Film Fest non sono in vendita, ma per ottenerne una bisogna barattarla con tre magliette usate, che verranno poi riutilizzate o riciclate, attivando in questo modo un circolo virtuoso.

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