Liste d'attesa, l'Ulss 2: «Da 35mila prestazioni inevase a 10mila entro fine anno»
L'impegno dell'azienda sanitaria trevigiana: «Entro fine dicembre puntiamo ad azzerrare tutte le risonanze magnetiche e le tac ancora in lista d'attesa». Resteranno però oltre 10.800 visite specialistiche ancora da recuperare
Torna a far parlare il tema delle liste d'attesa in ambito sanitario e ospedaliero a causa della pandemia Covid. Due anni di pandemia hanno provocato, nella sola Ulss 2 - Marca trevigiana, un picco di ben 35mila prestazioni inevase, tra visite ed esami specialistici.
Lunedì 13 novembre il direttore generale dell'Ulss 2, Francesco Benazzi, ha fatto il punto sui piani dell'azienda in merito alle cosiddette "prestazioni galleggianti". «I nostri operatori sanitari stanno facendo tutto il possibile per abbattere le prestazioni ancora in sospeso. Purtroppo la carenza di personale ci penalizza ma grazie al finanziamento da sei milioni di euro arrivato dalla Regione Veneto abbiamo potuto pagare i professionisti per abbattere un buon numero di visite arretrate negli ultimi mesi, arrivando a recuperare, in alcuni casi, fino a mille prestazioni a settimana. Di questo passo - continua Benazzi -, siamo passati dal picco di 35mila prestazioni inevase subito dopo la fine dell'emergenza Covid, ad un numero molto inferiore che, entro il prossimo mese, puntiamo a far scendere sotto le 11mila visite specialistiche mancanti, 10.820 per la precisione». Benazzi si è inoltre sbilanciato su un altro aspetto delle liste d'attesa: «Entro fine 2023 il nostro obbiettivo è quello di azzerare del tutto le risonanze magnetiche e tac arretrate. Ce n'erano 8mila da fare, entro fine dicembre siamo fiduciosi di riuscire a dare un appuntamento a tutti i pazienti ancora oggi in attesa» conclude il direttore generale.
