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Libertà o Morte: le incisioni di Piranesi e Vedova in mostra al Brolo di Mogliano

Sabato 2 dicembre l'inaugurazione della nuova mostra a cura dell'associazione "Oltre lo sguardo". Sedici opere dell'artista moglianese e 20 incisioni di Emilio Vedova saranno visitabili fino al 18 febbraio 2024. L'ingresso è gratuito

C'è un po' di Gianbattista Piranesi e di Emilio Vedova, da oggi, negli spazi del centro d'arte e cultura "Brolo", a Mogliano Veneto. Sabato mattina, 2 dicembre, ha aperto i battenti l'attesa mostra "Libertà o Morte", seconda tappa del progetto "Il Valore Sotteso", ciclo di tre esposizioni allestite dall'associazione "Oltre lo sguardo" e patrocinate dal Ministero dei Beni Culturali. Dopo il successo di pubblico della mostra "Paesaggi", terminata a fine novembre con oltre 400 ingressi, Mogliano ospita ora 36 opere realizzate dai due artisti (16 di Piranesi e 20 di Vedova).

La mostra

"Libertà o Morte" si sviluppa su entrambi i piani del centro culturale Brolo: al pianterreno trovano spazio 16 incisioni di Piranesi, tratte dalla serie "Le Carceri d'invenzione" e realizzate con la tecnica di incisione a bulino. Grandi spazi architettonici frutto di una compenetrazione tra realtà e fantasia, all’interno di scenari improbabili e falsati. Immagini scevre da menzogna nel costante obiettivo di gridare la pura verità: la mente nera di Piranesi, per dirla alla Yourcenar, ci conduce in un buio che ha del teatrale, offrendoci con la sproporzione di corpi e oggetti un nuovo ordine irreale eppure realistico.

Libertà o morte - Piranesi Vedova-2

Salendo di un piano i visitatori troveranno 20 incisioni di Emilio Vedova, datate dal 1970 al 1999 e realizzate dalla Stamperia d’Arte Albicocco di Udine, il cui fondatore, Corrado Albicocco (presente all'inaugurazione), è stato sia stampatore che editore di Vedova fino al 2006, anno della scomparsa dell'artista. La tecnica incisoria, componente espressiva fondamentale e riconoscibile di Vedova, trova la sua massima espressione all’interno di opere che mantengono a pieno il senso di immediatezza e intensità, attraverso un linguaggio espressivo carico di vibrante gestualità. Il segno aperto e libero, drammatico e graffiante, rappresenta l’espressione del suo inconscio e della sua forza emotiva, a suggello della sua volontà di scagliarsi contro oppressione, guerra e ingiustizia sociale, quali elementi fondanti del periodo storico in cui ha vissuto. Opera simbolo della mostra: "Omaggio a Piranesi" (incisione realizzata tra il 1975 e il 1976) chiaro trait d'union dell'intera esposizione che sarà visitabile, a ingresso gratuito, fino al 18 febbraio 2024.

Omaggio a Piranesi, Emilio Vedova-2

L'inaugurazione

Al taglio del nastro di sabato 2 dicembre sono intervenuti il sindaco di Mogliano Veneto, Davide Bortolato, e il vicesindaco Giorgio Copparoni che hanno sottolineato la centralità dell'arte e della cultura nei piani dell'amministrazione comunale come strumento fondamentale per garantire il benessere sociale alla cittadinanza che fruirà gli spazi artistici del Brolo. A impreziosire l'esposizione c'è poi il fatto che le origini di Piranesi siano proprio legate alla città di Mogliano. A chiudere la mattinata di interventi i contributi dello stampatore Corrado Albicocco, che ha ripercorso il suo legame unico di amicizia e collaborazione con Emilio Vedova, e di Giandomenico Romanelli, ex direttore dei Musei Civici di Venezia e curatore del catalogo della mostra, che ha spiegato come l'architettura sia il fil rouge delle 36 opere in mostra a Mogliano, raccontando un divertente aneddoto su Emilio Vedova: arrivato ai Musei Civici per ammirare le nuove opere di Canaletto acquistate dal Comune, avrebbe dichiarato: "C'è del Vedova in questo Canaletto".

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