Ponte di Piave, inaugurato il monumento ai donatori Avis e Aido
Domenica 28 maggio il taglio del nastro in Piazza Garibaldi, alla presenza del sindaco Paola Roma: «Impossibile non ricordare la campionessa Sara Anzanello che più volte si è resa protagonista e testimonial delle campagne Aido e Avis»
Inaugurato domenica 28 maggio il Monumento dedicato ai donatori Avis–Aido nell’area verde di Piazza Garibaldi a Ponte di Piave. L’opera, raffigurante il simbolo della goccia di sangue, attorniato da due mani con le scritte Avis e Aido, è stata progettata dallo Studio Tecnico Ilario Massarotto e realizzata dalle aziende Cimitan, Rampogna e Pivetta.
I commenti
«Il monumento - spiega il sindaco Paola Roma - inserito in un intervento di riqualificazione urbana della fontana di Piazza Garibaldi e di riconversione della stessa, ha come obiettivo principale quello di promuovere la cultura del dono, sottolineando l’importanza di incentivare le persone a donare sangue ed a fornire il proprio consenso in vita alla donazione di organi, cellule e tessuti. Quando si parla di dono non possiamo non ricordare la nostra campionessa Sara Anzanello che più volte si è resa protagonista della campagna promossa dai gruppi comunali Aido e Avis sull’importanza di tale tematica, diventandone testimonial. Invito pertanto i cittadini, specialmente i più giovani ad aderire alle associazioni Avis e Aido; essere donatori consente di tenere monitorata la propria salute proprio per garantire elevati livelli di qualità di sicurezza a tutela sia del donatore che del ricevente. Non c’è sangue senza vita - conclude - e donare la vita a qualcuno è il dono più generoso che esista».
«Ringrazio le sezioni Avis e Aid di Ponte di Piave e Salgareda - ha aggiunto il consigliere delegato, Sante Morici - con le quali abbiamo condiviso l’idea proprio per sottolineare il valore di un semplice ma importantissimo gesto che può salvare vite umane e per sensibilizzare la cittadinanza sul tema».
«L’educazione al dono è fondamentale - concludono i presidenti delle sezioni Avis e Aido - e la cultura del dono e la solidarietà civile va promossa soprattutto tra i giovani perché siano un domani cittadini consapevoli di una scelta che potrà trasformare radicalmente la vita di un altro essere umano».