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Attualità Nervesa della Battaglia

Da Nervesa della Battaglia il gemellaggio con Fondazione Città della Speranza

Nell'occasione della firma sono stati consegnati 8.500 euro raccolti alla Cena di Note

Sabato 18 settembre, nella sala del Consiglio comunale di Nervesa della Battaglia, è stato firmato l’accordo che sancisce il gemellaggio tra il Comune e la Fondazione Città della Speranza. Hanno apposto la loro firma alla “Carta dei Comuni” il sindaco di Nervesa, Fabio Vettori, e il presidente della Fondazione, Giovanni Franco Masello. La serata è stata anche l’occasione per consegnare un assegno di 8500 euro alla Fondazione, soldi raccolti tra i nervesani in occasione dell’evento “Cena di Note”.

“La parola oncologia porta già inquietudine – ha detto in apertura di serata il sindaco Fabio Vettori – se poi aggiungiamo pediatrica, vengono i brividi. Abbiamo aderito senza esitazione all’iniziativa, votando all’unanimità in Consiglio comunale ciò che oggi si concretizza con il gemellaggio”. Città della Speranza è una fondazione che si ispira a una analoga fondazione americana “City of Hope” ed è nata il 16 dicembre 1994 in ricordo di Massimo, un bambino scomparso a causa della leucemia. L’obiettivo primario della Fondazione era raccogliere fondi per costruire un nuovo e moderno reparto di oncoematologia pediatrica, perché quello esistente all’epoca era del tutto insufficiente e inadatto a ospitare in modo dignitoso i bambini ammalati e le loro famiglie.

“Nel 1985 – ha ricordato il fondatore Masello – ho perso una nipote che aveva 14 anni, sembra assurdo ma queste cose col tempo non passano mai”, ha detto non nascondendo, nonostante siano passati diversi anni, il dolore fortemente ancora presente. “Gestivo un’importante azienda del nord-est – ha aggiunto Giovanni Franco Masello -, ho chiesto ai clienti di sostituire i classici regali di Natale in donazioni per l’acquisto di nuove attrezzature mediche e per la realizzazione della nuova clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, inaugurata nel 1996. Si raccolsero 3,5 miliardi di vecchie lire. Nel 1997 arrivarono altri 7,5 miliardi di donazioni. Nel 1998 si costruì il nuovo Day Hospital e i Laboratori di Ricerca, nel 2003 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Padova e nel 2004 venne inaugurato il Day Hospital Pediatrico, nel 2010 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Vicenza”.

L’8 giugno del 2012, infine, viene inaugurata a Padova l’ultima grande opera: l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che con i suoi 17.500 mq è il più grande centro di ricerca sulle malattie infantili d’Europa. Oggi la Clinica di Oncoematologia pediatrica è diretta dalla professoressa Alessandra Biffi. “Ogni anno, nel Veneto, salviamo un numero di bambini pari a circa sei classi delle elementari - ha sottolineato il presidente della Fondazione -. Donare è un atto di generosità che facciamo a noi stessi. La trasparenza della nostra Fondazione apre alla fiducia delle persone”.

Alla consegna dell’assegno da 8500 euro alla Fondazione c’era anche Sabrina De Marchi, presidente dell’associazione Phoenix che insieme a Pro Loco Nervesa e Comune ha organizzato l’evento “Cena di Note”, alla sua seconda edizione, il 31 luglio scorso, svoltosi con la distribuzione di cibo d’asporto a causa del maltempo. Il gemellaggio sottoscritto dal sindaco Vettori impegna il Comune nel sostenere le attività di volontariato e, in particolare, la Fondazione, organizzando almeno una volta l’anno un evento benefico a suo favore, e la ricerca nel campo oncologico pediatrico attraverso il contributo pari a dieci centesimi di euro l’anno per ogni abitante di Nervesa. “Credo sia doveroso – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Nervesa, Paolo Zanatta – finalizzare i nostri eventi verso qualcosa che abbia anche un senso civico e solidale. Il gemellaggio con Città della Speranza è un’idea che oggi è divenuta realtà”.

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