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Conguaglio Irpef mette in ginocchio i bilanci mensili delle famiglie dei poliziotti

La denuncia del Silp Cgil trevigiano: a febbraio una stangata fiscale per straordinari pagati anche dopo due anni. Anche 800 euro di decurtazione dallo stipendio per potenzialmente oltre 400 agenti del territorio

Con il conguaglio Irpef di febbraio, poliziotti e poliziotte si vedranno decurtare sensibilmente lo stipendio a causa degli straordinari che per le forze dell’ordine sono obbligatori non solo nella denominazione ma operativamente nei fatti per garantire la sicurezza del territorio e per mantenere in piedi i servizi al cittadino. Un salasso che arriva a cifre cospicue, anche di metà stipendio. «Un paradosso inverosimile e inaccettabile che sta mettendo in difficoltà tante famiglie” denuncia Giovanna Gagliardi del SILP CGIL di Treviso.

«Sono arrivate tantissime segnalazioni in tutto il Paese e anche nella Marca non sono mancate - dice Giovanna Gagliardi - da parte di lavoratrici e lavoratori in divisa che hanno avuto un conguaglio a febbraio anche di 800 euro. Sono oltre 400 potenzialmente coinvolti in provincia di Treviso, perché tutti e tutte obbligati a fare straordinari per rispondere alle esigenze dell’attività investigativa, di pubblica sicurezza ma anche d’ufficio. Non è infatti possibile abbandonare un intervento di soccorso pubblico, un sopralluogo per un reato o un’attività di polizia giudiziaria a metà, per la conclusione dell’orario di servizio. Come non è verosimile nemmeno sottrarsi alle incombenze burocratiche per la gestione degli appuntamenti per gli stranieri o per il rilascio dei passaporti, in particolare alla luce dalla cronica mancanza di personale - punta il dito la sindacalista trevigiana».

«Straordinari pagati, ricordiamo, meno di un’ora ordinaria di servizio e con un contratto scaduto da anni ormai. E ora la mazzata del conguaglio Irpef di febbraio che mette in difficoltà il bilancio mensile di famiglie intere, che magari hanno figlio e mutuo da pagare. Già lo scorso anno - ricorda la sindacalista trevigiana del SILP CGIL - a livello nazionale avevamo segnalato il problema al Dipartimento della Pubblica Sicurezza ma non abbiamo avuto risposta. Siccome l'entità del conguaglio è ingente sarebbe doverosa almeno la possibilità di una rateizzazione. Neppure questo. Non c'è alcun rispetto per i poliziotti e per il lavoro che svolgono».

«A tutto questo - conclude Gagliardi - si aggiunga il fatto che aspettiamo il rinnovo del contratto di lavoro da oltre 2 anni e che, anche in seguito all’incontro con il Governo e la presidente Meloni, a oggi non c’è stato neppure l’avvio di una trattativa ufficiale e nell'ultima legge di bilancio non sono state stanziate risorse e coperture sufficienti. La sicurezza del territorio non può essere solo propaganda ma va garantita attraverso con mezzi e strumenti, attraverso il lavoro di uomini e donne, che chiedono un rispetto e un reddito dignitoso per loro e per le loro famiglie».

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