Rifiuti abbandonati, iniziata la pulizia delle aree turistiche lungo il Piave
Dieci comuni coinvolti, venti siti individuati da Contarina: un progetto dal forte valore ambientale e sociale che vede il coinvolgimento di persone in difficoltà impegnate in percorsi di reinserimento lavorativo
Dalla spiaggia di Saletto a Breda di Piave è partita in questi giorni la nuova iniziativa del Consiglio di Bacino Priula: pulire le maggiori aree turistico-naturali che si trovano sulle rive del fiume Piave nei 10 Comuni aderenti al Bacino Priula.
Aree pic-nic, rive e percorsi naturalistici saranno ripuliti dai rifiuti abbandonati, come: bottiglie in plastica, mozziconi di sigaretta, lattine, cartacce e altri piccoli rifiuti che vengono lasciati a terra da persone poco attente e rispettose dell’ambiente. L’attività, coordinata a livello operativo da Contarina, durerà per tre mesi e coinvolgerà le zone più frequentate del Piave individuate dai Comuni stessi. Oltre alla spiaggia di Saletto, tra gli oltre 20 siti troviamo, per esempio, l’area monumentale di Salettuol a Maserada sul Piave e la località Ae Barche a Pederobba. Questi i Comuni rivieraschi coinvolti nel progetto: Breda di Piave, Crocetta e Giavera del Montello, Maserada sul Piave, Nervesa della Battaglia, Pederobba, San Biagio di Callalta, Spresiano, Susegana e Zenson di Piave. Il progetto è finanziato dal premio del bando GECT “Euregio Senza Confini”, l’ente regionale dell’Unione Europea che sostiene progetti di recupero del patrimonio nelle regioni della Carinzia, Friuli-Venezia Giulia e Veneto.
I commenti
Il direttore del Consiglio di Bacino Priula, Paolo Contò, conclude: “Abbiamo deciso di ampliare le azioni intraprese per la pulizia dei corsi d’acqua, coinvolgendo anche l’area del Piave. All’attività di raccolta dei rifiuti galleggianti nel Sile svolta con le canoe e avviata nel 2015, oggi si aggiunge questa nuova iniziativa realizzata in collaborazione con i 10 Comuni del nostro Bacino che si trovano lungo il Piave. Un’iniziativa che al valore ambientale unisce quello sociale: la pulizia delle aree individuate, infatti, è affidata a cooperative sociali del territorio per favorire il reinserimento lavorativo di persone in situazioni di difficoltà.