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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Cavaso del Tomba

Cavaso del Tomba, mille euro di ristori a ogni bar del Comune

L'amministrazione comunale ha deciso di aiutare direttamente baristi e ristoratori penalizzati dalla pandemia e dal Dpcm, ma sta già pensando ad altre categorie del commercio

Sono tra i più penalizzati dalla pandemia e i ristori governativi sopperiscono solo in parte alle perdite di fatturato. Stiamo parlando dei pubblici esercizi, ovvero: bar, pizzerie e ristoranti che, restrizione dopo restrizione, stanno chiedendosi come tener duro fino all'auspicata ripresa.

A Cavaso del Tomba, Comune sottoposto in questi giorni allo screening di massa, l’Amministrazione ha messo mano ai bilanci e, pur tra tante ristrettezze, con un apposito bando, ha deciso di “ristorare” direttamente, con un contributo di mille euro ciascuno, i bar e i pubblici esercizi del proprio comune. E, sul piano burocratico, ha annullato la Tosap per tutto il 2020, una tassa che, per chi ha i plateatici o per i mercatali, è molto onerosa. «Non far chiudere un’attività significa sostenere tutto il paese, perché senza commercio, senza mercato e senza pubblici esercizi muore la comunità. Per questo motivo- spiega l'assessore al bilancio e ai tributi di Cavaso Michele Cortesia – ci siamo confrontati con le categorie, e con tutto l’appoggio del gruppo consiliare, abbiamo deliberato questa prima fase di aiuti per i pubblici esercizi e i mercati, in totale circa 20 mila euro. Ma sono già allo studio, grazie al confronto con Ascom, misure di ristoro per le altre categorie del commercio penalizzate dalla pandemia, non solo per i pubblici esercizi».

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«Nell’insieme - spiega il fiduciario di Ascom, Daniele Menegazzo - possiamo dire che l’Amministrazione ha compreso e accolto le nostre esigenze, ha dato un segnale concreto ai pubblici esercizi, che in paesi piccoli come Cavaso sono il cuore pulsante e aggregante del luogo, centri di scambi e di relazioni umane. Oggi vivono tra restrizioni e incertezze, con enormi difficoltà, alcuni dei 15 esistenti rischiano di chiudere. È un aiuto che non compensa le perdite subite, ma contribuisce a tener duro, in attesa della ripartenza, erogato in maniera diretta e senza tanta burocrazia, con una semplice domanda». «La nostra attenzione - conclude Ersilia Ferrazza, presidente della Delegazione di Asolo - è sempre alta e rivolta alle piccole attività commerciali e turistiche dell’Asolano. Manteniamo dialogo e collaborazione con tutte le Amministrazioni e sollecitiamo aiuti per le nostre imprese, oggi nel pieno di una pandemia che non ha eguali negli ultimi 70 anni».

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