Sciopero generale di otto ore e manifestazione provinciale in Piazza dell'Università promossi dalle sigle sindacali Cgil Treviso e Uil Treviso. Centinaia di manifestanti si sono radunati venerdì mattina, 24 novembre, nel Quartiere Latino di Treviso per protestare contro la Manovra Finanziaria che, se sarà approvata così com’è oggi dal Governo, "a fine anno rischia di penalizzare tutti" secondo quanto detto dal segretario generale di Cgil Treviso, Mauro Visentin.

Al centro della mobilitazione in Piazza Università le richieste di alzare i salari, estendere i diritti dei lavoratori e contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratori, pensionati e non offre futuro ai giovani. «Dobbiamo stare uniti in questa battaglia - hanno detto i sindacati - affinché le cose cambino in questo Paese. Adesso basta con gli individualismi e gli egoismi. Coltivare il proprio orticello, nel lavoro, nella scuola, nella quotidianità, non ci permetterà di disegnare un Paese più giusto, un Veneto più giusto in cui i giovani di oggi decideranno di costruire il proprio futuro, di studio, di lavoro e di famiglia. Si tratta di una mobilitazione decisa a livello nazionale dopo ore e ore di assemblee nelle varie province, e che tocca tutti i territori e tutte le persone, anche chi non è iscritto al sindacato».

Minuto di rumore

Al centro delle questioni anche l'emergenza morti sul lavoro e la necessità di garantire sicurezza e salute a lavoratrici e lavoratori e la parità di genere, in particolare il contrasto alla violenza, qualsiasi sia, contro le donne. Durante la manifestazione in Piazza dell'Università è stato fatto un minuto di rumore contro la violenza sulle donne, in particolare, ma anche contro ogni forma di violenza e sfruttamento.