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Camera di Commercio e Comune insieme fino al 2026: «Servono hotel più adeguati»

Siglato lunedì 29 gennaio il rinnovo, per altri tre anni, del protocollo d'intesa tra i due Enti: Olimpiadi e Capitale della Cultura le sfide. I commenti del sindaco Conte e del presidente Pozza: «I B&B scelto dal 31% dei turisti, albergatori devono fare di più»

Camera di Commercio Treviso-Belluno e amministrazione comunale hanno rinnovato, lunedì 29 gennaio, il tavolo tecnico di coordinamento dedicato al rilancio economico e turistico della città. 

L'accordo prevede che Fondazione Marca Treviso, attuale braccio operativo dell’Ogd, possa assumere una nuova veste e una nuova compagine associativa con una governance che si prevede a totale partecipazione pubblica, seguendo le direttive della Regione. Obiettivo della firma: la promozione turistica dell’intero territorio della Marca in vista dell'appuntamento con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina e dell'eventuale nomina di Treviso a Capitale della cultura 2026. Tra le azioni previste dal protocollo d'intesa ci sono: il finanziamento di un'importante rassegna di eventi (alcuni già proposti negli ultimi tre anni, altri nuovi pronti a essere finanziati in caso la candidatura a Capitale della cultura dovesse andare in porto). Tra questi il presidente Pozza ha annunciato che, nel 2025, la Camera di Commercio ospiterà il Forum Pimes, con 21 Paesi da Centro e Sudamerica in visita in città. Il documento siglato oggi include anche i piani di riqualificazione urbanistica dell’area di Piazza Borsa e della sede camerale a vantaggio di un miglior servizio alle imprese.

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Il turismo in città

Non c’è dubbio che la città di Treviso rappresenti uno degli attrattori fondamentali della Marca, non solo per la bellezza intrinseca della città, ma anche per l’aeroporto, e per la sua facile raggiungibilità anche da Venezia. I dati su arrivi e presenze oggi disponibili,  da gennaio a novembre 2023, parlano di quasi 180mila arrivi in città (fra turisti italiani e stranieri) con un incremento del +36% sullo stesso periodo dell’anno precedente. I turisti stranieri in città sono stati 108mila, pari al 60% dei flussi turistici nel comune, con un incremento su base annua del +50,6%. Polacchi, tedeschi, spagnoli, rumeni, francesi le prime 5 nazionalità di provenienza, tutti con crescite a due se non a tre cifre. In calo solo gli inglesi e gli irlandesi. Numeri che hanno fatto superare anche i livelli del 2019, quando i turisti in città erano stati circa 75mila. In provincia, invece, i flussi di turisti stranieri sono rimasti del 10% sotto ai livelli del 2019. Ma qui diventa chiaro il messaggio di come bisogna potenziare il ruolo della città come porta d’ingresso al giardino della Marca. I turisti italiani in visita a Treviso nel 2023 sono cresciuti del +18,5% su base annua, sempre con riferimento ai primi 11 mesi. Ma questo recupero non è ancora sufficiente, per poco, a superare i livelli di arrivo del 2019 (il gap resta del -9,3%, equivalente a circa 7.300 turisti italiani in meno). Questi flussi si sono tradotti in quasi 356mila presenze nella città, con una distribuzione stranieri/italiani che ricalca i flussi in arrivo. Il pernottamento medio è sempre attorno ai 2 giorni.

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B&B e Hotel: è polemica

L’alloggio privato è ormai scelto dal 31% dei turisti che arrivano a Treviso; a ruota si collocano gli alberghi 4/5 stelle, scelti dal 29% dei turisti. Un'altra quota rilevante di turisti (27%) opta per gli alberghi più piccoli. Proprio su questo tema si sono soffermati Giulia Casagrande di Fondazione Marca Treviso e il presidente Mario Pozza: «I turisti sono in crescita ma chiedono di più ai nostri albergatori - spiega Pozza -. Le strutture presenti a Treviso città sono vecchie e non riescono, ad oggi, a superare i mille posti letto. Un'ospitalità decisamente non adeguata in ottica Olimpiadi 2026». «Tutt'altro discorso per quanto riguarda gli alloggi privati - conclude Giulia Casagrande -. Treviso può vantare dei B&B di altissimo livello, quelli censiti in città sono circa 400 (gli hotel una quindicina) e riescono a offrire più posti letto degli hotel. Anche per questo vengono scelti molto più volentieri dai turisti. Se riuscissimo a unire le strutture extra alberghiere agli alberghi oggi seguiti da Fondazione Marca Treviso potremmo avere davvero uno strumento chiave per l'accoglienza turistica dei prossimi anni a Treviso.

I flussi turistici in città rappresentano il 20% del totale arrivi nella Marca e un po’ meno (18,8%) in termini di pernottamenti complessivi. In termini di impatto dei flussi turistici sulle attività economiche, ricordiamo solo che nel comune di Treviso, accanto alle attività di alloggio, operano oltre 800 attività di pubblici esercizi (bar e ristoranti), per un totale di 3.100 addetti, e 1.375 attività di commercio al dettaglio, attorno alle quali ruotano altri 3.450 addetti. Solo per citare i settori di immediata ricaduta. Cui potremmo aggiungere, ad esempio anche le 172 unità locali legate alle attività culturali, artistiche e ricreative, attorno alle quali ruotano altri 230 addetti.

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