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Treviso-'Ndar, al via il progetto per donare un carro funebre in Senegal

Protagonisti dell'impresa l'attrice Francesca Brotto, ideatrice del progetto, e Moustapha Fall, presidente di ConsiderAfrica odv. Il viaggio via terra del mezzo, di quasi 6mila chilometri (anche attraverso il deserto), potrebbe diventare un documentario. Al via la raccolta fondi

Una raccolta fondi per acquisire un carro funebre e per finanziare un viaggio di quasi 6mila chilometri da Treviso alla città di 'Ndar, in Senegal, sprovvista di questo tipo di mezzo per trasportare le salme dei defunti da tumulare. E' il progetto ideato e proposto dall'attrice e scritrice trevigiana Francesca Brotto e Moustapha Fall, presidente di ConsiderAfrica odv, associazione che in passato ha donato all'ospedale di 'Ndar Guedj/Saint Louis (il nome che la Francia diede al Paese durante la dominazione coloniale) ben 100 letti di ospedale, un mammografo, un ecografo e un'ambulanza. Il viaggio dalla Marca al Paese africano potrebbe diventare anche un documentario e per questo il regista Andrea Pranstraller ha avviato una ulteriore raccolta fondi per finanziare una piccola troupe al seguito dell'autobara che attraverserebbe anche un tratto di deserto prima di arrivare, attraverso Europa, Marocco e Mauritania, fino in Senegal. "Treviso 'Ndar - un carro funebre per due" (realizzato anche il sito internet trevisondar.it) sarà presentato anche alla principale fiera del settore cimiteriale e funerario, Tanexpò, a Bologna, dal 4 al 6 aprile. Stamattina, 26 marzo, per l'avvio della raccolta fondi in piazza Borsa a Treviso, erano presenti anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, e l'assessore al sociale, Gloria Tessarolo: Ca' Sugana ha infatti offerto il proprio patrocinio all'iniziativa. Moustapha Fall, da tutti chiamato "Tafa", vive in Italia dal 2001 «quando qualcuno diceva che dovevano vestirci da leprotti, ecco io sono uno dei leprotti» racconta sorridendo. L'idea della raccolta fondi per l'autobara deriva da un'esperienza personale, tragica, legata alla perdita del padre: fu impossibile trovare un mezzo per trasportarne la salma per un tragitto di 5 chilometri (nel giorno delle esequie i Pick up solitamente usati a tal scopo erano impegnati per un grave incidente stradale). «Come si dice in Veneto, "mi ghe provo sempre"» spiega, e anche questa volta l'impresa è destinata a buon fine. Tra coloro che sostengo il progetto ci sono anche TALE associazione culturale, Les amis d'enfance de Sindoné; Onoranze funebri Ivan Trevisin; Cinema Key e FederCofi.

La presentazione del progetto-5

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