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Domenica, 28 Aprile 2024
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L’agroalimentare trevigiano batte inflazione e calo dei consumi

Il corso per amministratori dell’Accademia di Cooperazione Valerio Cescon chiude il 2023 facendo il punto sulle sfide che la cooperazione agricola ha affrontato sui mercati, italiani ed esteri

Il 2023 di Confcooperative Belluno e Treviso si è chiuso con un appuntamento di ampio respiro che, come di consueto, ha tracciato un bilancio di fine anno sull’andamento della cooperazione agroalimentare bellunese e trevigiana.L’analisi è stata affidata a Denis Pantini, responsabile agroalimentare di Nomisma, che ha presentato i dati aggiornati relativi al peso del comparto nel panorama nazionale e internazionale, alle performance economico-finanziarie, alla presenza nei mercati esteri e alla sfida della sostenibilità.

I dati che sono emersi tracciano il profilo di un comparto in grande evoluzione, che nel 2023 ha visto una contrazione del volume dei consumi nazionali, con un calo del 4,4%, pur a fronte di una crescita del valore del 6,7%. Per quanto riguarda l’export si registra una forte crescita nel settore lattiero caseario, con un +17,5%, e un rallentamento per il vitivinicolo (-1,5%). Un calo, quello del vino, che ha toccato tutti i player mondiali e ha penalizzato soprattutto i vini rossi; va sottolineato però che l’export degli spumanti Dop dell’Unione Europea, ha registrato un calo generalizzato a volume, ma non a valore, con il Prosecco che ha segnato un +4,8%.

Lo scenario che questo 2023 propone, ha anche permesso di valutare i trend di sviluppo del comparto in Italia: tra la Generazione Z, infatti, oltre ai vini sostenibili, si fanno spazio i vini analcolici e i semplici da mixare e, in generale, la sostenibilità, come criterio di acquisto, diventa prioritario a livello trasversale, per tutti i prodotti alimentari.

«L’analisi emersa grazie ai contributi di Pantini e Granzotto – sottolinea Lorenzo Brugnera, presidente Confcooperative Belluno e Treviso – conferma il valore e l’importanza dell’economia cooperativa per il Bellunese e il Trevigiano: una scelta imprenditoriale che premia la qualità del lavoro e della produzione. Le nostre imprese, oltre a offrire ai mercati tipicità ed eccellenze che non hanno bisogno di presentazioni, restituiscono a soci e territori valore e servizi. La sostenibilità per le cooperative  è un valore irrinunciabile, iscritto nel nostro Dna, che tocca tutti gli ambiti imprenditoriali: economico, ambientale e sociale»

L’incontro si è chiuso con il contributo di  Michele Granzotto, consulente sistemi di gestione di Q-Gea, dedicato responsabilità sociale delle imprese cooperative e le ricadute che esse hanno sulla società e sull’ambiente, orientate ad un comportamento etico e trasparente che contribuisca allo sviluppo sostenibile, tenga conto delle aspettative degli stakeholder e sia conforme alle norme nazionali e internazionali.

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