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Schianto aereo a Trevignano, il saluto del figlio: «Come vorrei che tu papà potessi aggiustare anche questa cosa»

Alla Chiesa Votiva di Santa Maria Ausiliatrice a Treviso si sono svolti nella mattinata di oggi, 29 marzo, i funerali di Lanfranco De Gennaro e Lucia Bucceri, marito e moglie deceduti nel tragico incidente avvenuto lo scorso 23 marzo. «Mamma e papà hanno vissuto insieme - ha scritto in una breve lettera il figlio Marco - e se ne sono andate insieme, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di tutti noi»

«Come vorrei che tu papà potessi aggiustare anche questa situazione che è più grande di noi». E' con un toccante lettera indirizzata idealmente ai genitori e letta dal figlio che oggi, 29 marzo, sono iniziate le esequie di Lanfranco De Gennaro e della moglie Lucia, 71 e 70 anni, i due coniugi trevigiani deceduti nel terribile schianto aereo avvenuto sabato 23 marzo a Trevignano. I funerali si sono tenuti in una Chiesa Votiva di Santa Maria Ausiliatrice gremita di persone: amici e conoscenti che si sono strette intorno al dolore per la tragica e improvvisa scomparsa ai figli Marco e Silvia, ai fratelli e alle sorelle delle due vittime, i nipoti ed i cognati. Presenti, oltre alle associazioni combattentistiche dell'Arma dell'aeronautica, un rappresentanza ufficiale del 51° Stormo di Istrana, che ha rivolto i saluti militari ai due feretri all'entrata e all'uscita dalla chiesa.

«Oggi salutiamo due persone amate da tutti - ha ricordato nel breve messaggio il figlio Marco - Lucia, poetessa, ex maestra, madre dallo spirito creativo che ci auguriamo ci possa guidare ad un nuova speranza, e Lanfranco, generale e pilota, un militare di estrema bravura, stimato per la sua competenza da tutti gli amici e i colleghi. Ma soprattutto padre, punto di riferimento dalle mille risorse. Papà era capace di aggiustare ogni cosa: come vorrei...come vorremmo che tu potessi aggiustare anche questa situazione più grande di noi. Lanfranco e Lucia erano due anima diverse eppure tra di loro complementari. Hanno vissuto insieme e se ne sono andate insieme, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di tutti noi. Spero che chi oggi è qui per dare loro l'addio possa serbare per sempre il loro caro ricordo, che lo mantengano vivo per fare in modo di condividerlo con noi nei giorni a venire».

«Un buon generale e una buona insegnate non legano a sé le persone ma sanno lasciarle andare - ha detto nella sua omelia don Tiziano Rossetto, amministratore parrocchiale di San Pelaio che ha celebrato i funerali – e fanno insomma quello che fece Gesù. Ora il tempo terreno di Lanfranco e Lucia è terminato e non ci sono più i sette giorni a scandirlo. Ma comincia il tempo dell'ottavo giorno, il tempo inaugurato dal Signore con la sua resurrezione dai morti. Per questo possiamo ancora sperare».

«Lanfranco e Lucia - ha proseguito don Tiziano - non hanno avuto il tempo di affidare ai loro cari un messaggio di saluto o di addio. Eppure entrambi hanno preparato negli anni delle loro vita il terreno di fraternità, rispetto e amicizia in cui ciascuno di oggi si possa sentire adesso sostenuto e accompagnato nel condividere con gli altri il proprio dolore. Ma soprattutto a partecipare alla speranza che nascerà dai semi coltivati nel tempo passato insieme da Lanfranco e da Lucia».

Il commiato finale è stato affidato alla "preghiera dell'Aviatore". Le bare di Lanfranco De Gennaro e Lucia Bucceri, salutati dal pianto inconsolabile della figlia Silvia, dopo la cerimonia hanno proseguito l'ultimo viaggio verso la cremazione.

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