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Rissa al market, Pam a Conte: «Si assuma la piena responsabilità, servono misure concrete»

L'azienda della Gdo chiede, con una nota al vetriolo, un intervento urgente a Ca' Sugana dopo l'ennesimo episodio di violenza in quel quadrante della città e chiede di «dichiarare senza indugi cosa intende fare per affrontare questa inaccettabile escalation»

L'ennesimo episodio di violenza nel quadrante della città tra via Roma e piazza Borsa, in particolare l'aggressione che si è consumata nel tardo pomeriggio all'interno del Pam di via Zorzetto, ha portato sotto la luce dei riflettori l'annoso problema della sicurezza dell'area. Per la prima volta però l'azienda della Gdo che da anni gestisce il supermercato, l'unico in quella zona del centro storico, ha lanciato un altolà al Comune con un comunicato al vetriolo in cui si chiede a Conte "affinché si assuma la piena responsabilità in caso di futuri e ancor più gravi atti di violenza a persone e a cose".

"Pam Panorama, nell’esprimere profonda vicinanza al cliente vittima dell’episodio di violenza avvenuto all'interno del punto vendita di Via Zorzetto a Treviso" si legge nella nota dell'azienda "denuncia nuovamente preoccupazione e sdegno per l'ennesima aggressione a testimonianza del degrado che affligge il quartiere e che mette in pericolo la sicurezza dei collaboratori, clienti e residenti. Questo non può essere più tollerato. Pam Panorama rivolge un appello urgente al Sindaco di Treviso affinché si assuma la piena responsabilità in caso di futuri e ancor più gravi atti di violenza a persone e a cose. Chiede, inoltre, di dichiarare senza indugi cosa intende fare per affrontare questa inaccettabile escalation, quali misure concrete intende adottare e implementare e con quali tempistiche. L’azienda si è sempre impegnata a cooperare pienamente con le autorità investendo nel corso degli anni nella sicurezza della zona limitrofa al punto vendita e per questo non può e non vuole accettare ulteriori compromessi". 

Conte: «Sicurezza pubblica spetta a Prefettura e alla Questura»

«Ho letto con stupore la nota diffusa da Pam Panorama che, in maniera del tutto irricevibile, chiede al sottoscritto di “assumersi la piena responsabilità in caso di futuri e ancor più gravi atti di violenza a persone e a cose” al punto vendita di via Zorzetto, a seguito del pur deprecabile episodio verificatosi nei giorni scorsi. In particolar modo, stupisce il riferimento al sindaco quale unico responsabile della sicurezza cittadina. Ricordo infatti che la competenza in tema di ordine e sicurezza pubblica spetta in primo luogo alla Prefettura e alla Questura. A tal proposito sarà mia cura chiedere un appuntamento al Prefetto con i referenti di Pam Panorama affinché possano riferire le proprie doglianze ed elencare tutti gli investimenti e le iniziative poste in essere per la sicurezza del punto vendita di via Zorzetto. L’azienda Pam è peraltro già a conoscenza del presidio costante e quotidiano sul quadrante di Piazza Borsa da parte della Polizia Locale di Treviso, effettuato tramite servizi appiedati, in borghese e in auto. Pattugliamenti che vengono effettuati anche dalle Forze dell’Ordine. Per questo motivo la nota diffusa questa mattina appare del tutto incoerente e slegata rispetto alle posizioni condivise in più occasioni con Pam. La volontà del sindaco e dell’Amministrazione comunale è quella di trovare soluzioni e di non alimentare polemiche. Pertanto ribadisco a Pam Panorama la piena disponibilità ad affrontare le problematiche presenti o sopraggiunte, nel rispetto delle competenze specifiche, in un’ottica di piena collaborazione per il bene della Città».

Bazza (Pd): «Servono eventi e riqualificare il quadrante»

«Drammaticamente e in modo preoccupante la situazione nel quadrante di piazza Borsa è diventata insostenibile. L''episodio di violenza al supermercato PAM è solo l'ultimo di una lunga serie di fatti gravi apici di un dilagante fenomeno di disagio sociale e direi civico» ha commentato la consigliera comunale del Pd, Carlotta Bazza «Bisogna agire e agire al più presto con visione e programmazione. La zona va resa sicura questo è indubbio, siamo arrivati al  punto in cui i controlli devono essere quotidiani e continui per garantire la sicurezza non solo delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche dei residenti e ai passanti. Ovviamente la vigilanza non basta a ripristinare un contesto sicuro, va completamente riqualificato il quadrante cittadino di piazza Borsa attraverso diverse attività e iniziative, anche piccole ma frequenti, non solo grandi eventi. Immagino mercatini di artigianato, di libri e vinili, di scambio abiti e oggetti usati all'insegna del riuso e della sostenibilità, di generi alimentari specifici nella logica dello scambio culturale. Ma non solo, potrebbero essere organizzati teatrini di burattini e letture animate per famiglie nei giorni del fine settimana. Inoltre, c'è la questione dei Giardinetti di Sant'Andrea, un polmone verde dentro le mura. Vanno completamente ripensati e potrebbero sicuramente contribuire alla riqualificazione complessiva dell'area. Che valore, che vocazione culturale e sociale pensare in merito? L'amministrazione comunale avrebbe tutte le possibilità per indire una gara di studio del paesaggio per cambiarne il volto e la fruizione di questa cornice. Sono  giardini che vanno ripensati in misura delle necessità attuali, rendendoli veramente attrattivi e pieni di vita. Sono rimasto uguali nel loro impianto da più di 50 anni. Per portare un esempio concreto a Madrid è stato riqualificato un parco in pendio vicino all'ex Matadero creando scivoli naturali. Stiamo ancora tutti e tutte aspettando la famosa mostra che doveva rianimare il parco. Mi rifiuto di pensare che l'esposizione di cui tanto ha parlato il sindaco si riferisse solamente a quel solitario crostaceo affacciato sul Sile. Utile poi portare a conoscenza di tutti se sussiste oggi un progetto di educatore di strada di cui parlava l'assessora Tessarolo ancora a luglio. Di certo la situazione è complessa ed è diventata insostenibile. Anche la Filcams CGIL ha fatto richiesta di incontro all'amministrazione per un confronto, al fine di affrontare la complessa questione. Mi auguro che, una volta per tutte, vengano fatte scelte e attuate proposte risolutive».

Filcams: un tavolo di confronto con Consiglio comunale e parti sociali

A seguito dell’ultimo grave episodio di violenza avvenuto al supermercato Pam di via Zorzetto a Treviso, davanti ad addetti alle vendite e ai clienti del supermercato, la Filcams Cgil di Treviso chiede al Sindaco Mario Conte e al Consiglio Comunale un incontro urgente in merito alla sicurezza di quella zona del centro storico. A darne notizia Nicole Chirici della Filcams Cgil trevigiana che precisa come questo sia solo l’ultimo di una serie di pesanti fatti che negli anni hanno coinvolto il negozio e l’intera area circostante vessata sempre più da problemi di degrado e violenza urbana. «Non è la prima volta che, come sindacato, lo denunciamo. Siamo seriamente preoccupati per il personale del supermercato, che lavora sempre in condizioni di elevato stress dentro una situazione che soprattutto dal periodo covid in poi si è acuita - dichiara Nicole Chirici -. Assistiamo, infatti, a un aumento di aggressività da parte di visitatori e clienti nei confronti degli addetti alle vendite, che genera in questi ultimi gravi problemi individuali. In questo contesto già gravoso, il tutto va a sommarsi alla crescita dei carichi di lavoro a causa della carenza di organico e dei lunghi turni orari da coprire. Inammissibile pensare che il personale del supermercato rischi l’incolumità fisica e, nel temere costantemente di subire aggressioni, l’integrità psicologica per svolgere il proprio lavoro - sottolinea Nicole Chirici -. Non è solo un problema di ordine pubblico, è un problema di sicurezza sul lavoro che mai come in questo periodo, attanagliato da morti e infortuni, dev’essere al centro dell’attenzione di tutti, delle istituzioni cittadine in primis. Se l’azienda Pam Panorama - continua Chirci - deve occuparsi della salute e sicurezza dei dipendenti e come esercizio pubblico anche di quella dei clienti, d’altra parte l’Amministrazione comunale di Treviso deve dare una risposta ai problemi di ordine sociale per evitare che si creino zone di marginalità. Non basta aumentare le forme di controllo, ma servono anche politiche di presidio e di coinvolgimento della cittadinanza per generare una riqualificazione inclusiva e riportare la tranquillità nell’area». Per questi motivi la Filcams di Treviso chiede la convocazione urgente di un tavolo di confronto tra il Consiglio Comunale di Treviso e le Parti sociali.

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