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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Migranti e avviamento al lavoro, consegnata a Conte una lista con le loro competenze

La prima visita del Vescovo di Treviso, Monsignor Michele Tomasi, accompagnato dal sindaco di Treviso e dal primo cittadino di Casier all'ex caserma Serena che oggi ospita 600 migranti. Gianlorenzo Marinese, Nova facility: «Un appello agli imprenditori per mettere a loro disposizione lavoro e un'abitazione per poterli dabbero integrare»

Una lista di migranti, tra i quasi 600 presenti secondo gli ultimi dati, ospitati presso l'Hub dell'ex caserma Serena, in cui sono indicate le loro competenze lavorative ed esperienze: un modo per far incontrare domanda e offerta di lavoro e arrivare così ad una vera integrazione degli stranieri. A consegnare questo documento nelle mani del sindaco di Treviso, Mario Conte, è stato il presidente della Cooperativa Nova facility, Gianlorenzo Marinese, che dal 2015 si occupa dell'accoglienza dei profughi presenti nel centro di accoglienza tra il capoluogo e Dosson. L'occasione è stata la prima storica visita del Vescovo di Treviso, Monsignor Michele Tomasi, presso la struttura, nella mattinata di oggi, 5 novembre, intervenuto nell'ambito di un momento di preghiera promosso dalla comunità di Sant'Egidio. Il sindaco di Treviso, accompagnato dal primo cittadino di Casier, Renzo Carraretto, ha rilanciato la proposta di Marinese: l'idea è quella di realizzare una sorta di ufficio di collocamento all'ex Serena, aprendo alle imprese che potrebbero mettere a loro disposizione sistemazioni alternative in cui vivere. «Un appello agli imprenditori per mettere a loro disposizione lavoro e un'abitazione per poterli dabbero integrare»: ha sottolineato Gianlorenzo Marinese.

Monsignor Tomasi e Marinese

«Dietro queste mura si vede un'ordinata convivenza di persone che ricevono accoglienza, viene rispettata e favorita la loro dignità» ha spiegato il Vescovo Tomasi «cercano di fare il possibile, insieme, per un futuro migliore, per loro e le loro famiglie: è un momento colorato di vita, per me è stato davvero importante venire qui perchè è una realtà della Diocesi che è bene che ci sia. E' bene che ci sia l'accoglienza, poi le forme sono tante, dobbiamo aiutarci tutti davvero per essere persone che imparano ad essere fratelli e sorelle di tutti. La fraternità è un impegno ma è possibile. Non è uno scherzo per nessuno essere qui, la maggior parte vuole imparare e avere la possibiltà di farlo». Il prossimo 20 settembre una delegazione di migranti della "Serena" sarà in visita presso il Vaticano per incontrare Papa Francesco.

Serena2023

«E' stato un giro per illustrare al Vescovo le attività e l'organizzazione di questa struttura che rappresenta un'eccellenza ma nei numeri inizia ad essere in difficoltà» le parole di Mario Conte «una visita certamente gradita che ha consentito anche al Vescovo di rendersi conto di quelle che sono le opportunità e le difficoltà. Ognuno deve dare il massimo, consapevoli però che il limite è quasi raggiunto, cioè si va oltre la volontà: qui si entra in criticità legate alla logistica e anche qualche aspetto culturale».

L'esterno della Serena

La visita del Vescovo nella struttura e le preghiere

Il Vescovo e gli altri ospiti hanno visitato i vari uffici e gli spazi comuni, incontrando gli operatori e molti ospiti. Poi, nel piazzale - giardino il saluto e il grazie di Gianlorenzo Marinese al Vescovo e alla comunità di Sant'Egidio che ha favorito l'incontro. Il saluto di Monsignor Tomasi davanti agli ospiti è stato tradotto nelle varie lingue. Il Vescovo ha ringraziato dell'invito e si è rivolto agli ospiti chiamandoli fratelli e sorelle. Poi il momento della preghiera: prima quella dell'imam della struttura, poi il Padre nostro del Vescovo. E una donna ha pregato, in inglese così: "Signore, tu conosci i nostri bisogni e i nostri progetti. Chiediamo la tua benedizione attraverso il vescovo Michele". Infine alcuni degli ospiti hanno cantato. Poi, via alle foto!

L'ingresso dell'ex caserma Serena

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