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Marchiol Spa, firmato il nuovo accordo integrativo per oltre 700 dipendenti

L'azienda, con sedi a Villorba, Roncade e Conegliano, è leader nel settore della distribuzione di materiale elettrico. Il nuovo accordo integrativo rende più attuali e innovativi il rapporto con i dipendenti e le relazioni con le organizzazioni sindacali

In pochi mesi di trattativa le organizzazioni sindacali nazionali Filcams Cgil e Fisascat Cisl con le rispettive delegazioni territoriali e la società Marchiol SpA hanno siglato l’accordo di rinnovo del Contratto integrativo aziendale. Avrà durata triennale, dal 2023 al 2025.

L'accordo

Il documento, accolto positivamente dalle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda specializzata nella fornitura di materiale elettrico e con 700 dipendenti nelle sedi di Villorba, Portogruaro e Mestrino, oltre ad altre 17 sedi minori nel territorio del NordEst avrà validità triennale e tiene assieme l’esigenza di salvaguardare importanti Istituti del pregresso Contratto Integrativo Aziendale, con l’opportunità di inserire nuovi diritti e aggiornare i principali elementi della contrattazione aziendale. Riguarderà tutti i dipendenti - nello stabilimento di Villorba i lavoratori sono circa 200 - e arriva dopo una lunga e complessa trattativa. Lo scorso febbraio, a fronte della disdetta del contratto integrativo aziendale scaduto, Filcams, Fisascat e la direzione aziendale si sono attivate subito per con una serrata trattativa che ha coinvolto le Federazioni a livello locale e nazionale, terminata a fine giugno con l’intesa sul nuovo accordo presentato in questi giorni ai circa 400 dipendenti impiegati nella sede di Villorba, e nelle altre maggiori sedi aziendali. Una negoziazione che supera il vecchio integrativo aziendale datato 2001 definendo un nutrito quadro di elementi economici e normativi. In primis, l’introduzione di un nuovo premio di produzione, legato all’andamento del fatturato e della redditività aziendale, che potrà sviluppare fino a 900 euro nel triennio di validità (fino a 1.200 euro in caso di conversione in welfare). L’accordo definisce il congelamento del vecchio premio aziendale per tutti i dipendenti che già ne avevano diritto e ai quali sarà riconosciuto in busta paga un importo di 116,98 euro a titolo di elemento non assorbibile. In questo modo è stato salvaguardato un diritto acquisito dai lavoratori. L’accordo individua anche importanti soluzioni organizzative in merito al trasferimento del personale dallo stabilimento di Villorba al nuovo polo logistico di Roncade che salvaguardano le condizioni di lavoro, con il mantenimento delle pause retribuite e l’indennità di turno, che fino al 31 agosto sarà pagata a prescindere dall’orario effettuato. Inoltre, sarà facilitata la trasferta a Roncade per un periodo definito, attraverso l’utilizzo dell’auto aziendale o con il pagamento delle spese, compresa l’indennità di trasferta di 6 euro al giorno. Nel nuovo polo i dipendenti avranno accesso alla mensa aziendale con un costo molto agevolato. Ma non solo, dentro uno schema di relazioni sindacali strutturate a due livelli, nazionale e territoriale, che dispone maggiori spazi di confronto, anche prevedendo un’apposita commissione per l’ambiente e la sicurezza sul lavoro, in tema di appalti si rafforzano gli obblighi di informativa preventiva e si prevede l’affidamento solo ad appaltatori che applichino i CCNL dello specifico settore di attività sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil e con l’inserimento e il rispetto di clausole di salvaguardia dell’occupazione. E ancora, rispetto all’organizzazione del lavoro l’accordo interviene con una razionalizzazione della gestione del lavoro straordinario, mantenendo i trattamenti migliorativi in termini di maggiorazioni; con una apposita normativa sulla flessibilità in entrata e uscita dal luogo di lavoro, con orari differenziati a scelta del lavoratore, al fine di conciliare meglio la vita privata e lavorativa; rafforzando alcune casistiche di part-time volontario connesso a esigenze dei dipendenti; prevedendo un trattamento di miglior favore in alcuni casi di apprendistato; la possibilità di effettuare lavoro agile un giorno alla settimana, vengono concordate ulteriori 6 giornate annue per ogni lavoratore. Previste anche un’estensione dell’aspettativa non retribuita in caso di malattie gravi e l’istituto della banca ore solidali, quali strumenti di supporto a particolari condizioni individuali. Novità anche sul fronte del sostegno alla genitorialità, con 5 giorni di permesso retribuito aggiuntivi per i padri, la possibilità di integrare al 50% (100% il primo mese) il congedo parentale se fruito per un periodo continuativo di almeno sei mesi, un buono nascite in welfare di 100 euro e possibilità di aspettativa non retribuita e part-time aggiuntivo rispetto alla normativa. Introdotte, infine, misure di contrasto alle molestie, violenze e discriminazioni sul luogo di lavoro e rafforzato, rispetto alla legge, il sostegno alle donne vittime di violenza di genere.

I commenti

«Il nuovo accordo integrativo rende più attuali e innovativi il rapporto con i dipendenti e le relazioni con le Organizzazioni Sindacali, nel solco di una tradizione familiare iniziata da mio nonno Alfredo e continuata da mio padre Giorgio» le parole di Alfredo Marchiol, presidente della società

«Siamo profondamente soddisfatti di aver rintrecciato positive relazioni sindacali con l’azienda al fine di dare ai dipendenti puntuali e definite tutele su molti e diversi aspetti, non solo per gli elementi economici che grazie a questo nuovo accordo sono garantiti - concludono Alberto Irone e Wilma Campaner, rispettivamente segretario generale Filcams Cgil e segretaria provinciale FILCAMS CGIL di Treviso, e Patrizia Manca e Claudia Carafiglia, rispettivamente segretaria generale Fisascat Cisl Belluno Treviso e operatrice sindacale che segue l’azienda -. Una trattativa che ha portato ai frutti sperati e che determina oggi un rilancio del confronto sindacati-azienda che mira a trovare l’equilibrio tra il continuo miglioramento delle condizioni di lavoro e la risposta alle esigenze produttive, instaurando un migliore clima di relazione con l’impresa».

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