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Domenica, 28 Aprile 2024
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Drupa Centre, una casa per l'arte al femminile nella campagna trevigiana

Sabato 24 giugno, a Basalghelle, l'evento inaugurale con una serata dedicata a cinema e danza. La direttrice artistica, Giovanna Pesce Dalla Francesca: «Vorremmo dar vita a un centro dove gli artisti possano trovare rifugio»

Alle porte di Mansuè, nella campagna trevigiana, c'è un casolare rustico trasformato in centro culturale da un gruppo di talentuose giovani provenienti da tutta Italia. Un'associazione al femminile, Drupa Centre, che sabato 24 giugno aprirà le porte al pubblico per "corposensibile", evento inaugurale del loro progetto.

A raccontarne la genesi è la direttrice artistica Giovanna Pesce Dalla Francesca. «La casa colonica sede dell'associazione è in realtà il luogo dove ci riunivamo, durante l'università, io e le altre attuali componenti di Drupa: Giorgia Forno, Martina Corradi e Arianna Ferraretto. A fine 2021 l'idea di dare vita a una realtà che proponesse qualcosa di nuovo per il territorio, puntando a trasformare il casolare in un vero e proprio hub rivolto all'arte e agli artisti interessati. Pur vivendo in varie città d'Italia come Bologna, Monza e Venezia, ci è sembrata una bella sfida scegliere Mansuè e la campagna trevigiana come sede, nonostante la lontananza dalle principali città d'arte. Ne è nato un progetto crossmediale in cui abbiamo riversato i nostri interessi artistici e professionali, aprendo un bando per il concorso che presenteremo sabato sera, durante l'evento inaugurale "corposensibile". Alla call, dedicata a cortometraggi che avessero come tema la danza e il linguaggio del corpo, hanno risposto ben cinquanta artisti da tutta Europa (Finlandia, Germania, Italia) e dagli Stati Uniti d'America. In totale abbiamo selezionato nove film brevi insieme ad altri due progetti che saranno proiettati sempre sabato sera ma fuori concorso».

Drupa Centre 2

Una realtà, quella di Drupa Centre, che ha le idee molto chiare sul tipo di pubblico a cui vuole rivolgersi: «Tutti i nostri eventi, da quello di sabato in avanti, saranno a numero chiuso, su prenotazione, per non più di 30/50 persone alla volta - precisa la direttrice artistica -. Una scelta dettata in parte da ragioni logistiche, ma soprattutto da una nostra volontà di non dover piacere per forza a tutti. Vorremmo focalizzarci piuttosto su un rapporto diretto e di qualità, cercando di conoscere uno a uno non solo gli artisti che inviteremo ma anche gli interessi del pubblico che sceglierà i nostri eventi in modo da coinvolgerli e farli appassionare il più possibile al vivere e condividere l'arte come un valore in grado di arricchire le persone e i luoghi in cui viene fatta».

Drupa Centre 1

L'evento

Sabato 24 giugno, alle ore 21, Drupa Centre aprirà le sue porte per la prima edizione del programma di ricerca incentrato sulla profonda connessione tra danza, performance e linguaggi audiovisivi. "corposensibile" sarà una serata dedicata alla narrazione basata sul movimento, i film in concorso, molti dei quali presentati al pubblico per la prima volta in Italia, promuovono la forma d’arte dello screendance, che riguarda opere audiovisive che hanno come oggetto la danza e sperimentano l’affascinante connubio fra corpo, immagine, suono e movimento attraverso il mezzo cinematografico. Sarà presente in sala il regista Salvatore Insana per presentare al pubblico il suo film: "I dream no more I remember". Prima e dopo la proiezione ci sarà una degustazione di pasticcini, realizzati dalla Pasticceria Saba di Mansuè, abbinati ai vini della Cantina Le Rive. Per partecipare alla serata è obbligatoria la prenotazione (gratuita) su Eventbrite al seguente link. Una volta all'evento ci si potrà tesserare all'associazione al costo di 10 euro.

Film in concorso

  • A Portrait (7’12’’) – Vilma Tihilä (Finlandia)
  • Polo (1’30’’) – Ilaria Bagarolo (Italia)
  • Études (8’27’’) – Evi Stamou e Pietro Radin (Francia/Italia)
  • As Big as the Sky (3’) – Lindsay Clipner (Stati Uniti)
  • The ongoing process of trying to make sense (15’) – Martin Klukas (Germania)
  • Je veux nager (3’) – Fu Le e Aline Escalon (Francia)
  • I DREAM NO MORE I REMEMBER (11’50’’) – Salvatore Insana (Italia)
  • APXH (9’07’’) – Maja Zimmerlin (Svizzera)
  • LET’S CALL IT A TIE (8’53’’) – Vasiliy Zhitlov (Russia)

Proiezioni speciali

  • Intertidal.Barene (15’) – Collettivo Confluenze
  • Nymøn (15’) – Gianmarco Donaggio e Fuhlen Collective

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