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Malata di cancro, troppe spese per chiudere la stireria: raccolta fondi sul web

La vicenda della 55enne Angela, residente a Caerano San Marco. Malata di una grave forma di tumore, i figli hanno chiesto aiuto al web per poterle pagare le spese

La signora Angela ha 55 anni, è un’artigiana tessile con più di 30 anni d'esperienza. Ha una piccola stireria in conto terzi a Caerano di San Marco. A giugno le hanno diagnosticato un cancro al 3° stadio e il 4 agosto ha iniziato la chemioterapia.

Angela è stata costretta a interrompere la sua attività per potersi curare ma è proprio a questo punto che la sua situazione si è complicata ulteriormente: la 55enne avrebbe voluto chiudere la sua attività come piccola artigiana ma la burocrazia e le pratiche le vengono a costare una somma di denaro di cui non dispone. Oltre al dramma della malattia, dunque, anche la beffa di non poter chiudere l'attività di una vita per potersi curare. In suo soccorso sono intervenuti i due figli che lavorano altrove e stanno fronteggiando diverse problematiche e difficoltà legate al ritrovarsi nella peggiore delle condizioni da autonomi. Chiudere un’attività richiede somme di denaro di cui una realtà come quella di Angela, già messa ko dal lockdown per il Covid, non dispone. In più, pende l’incognita contributi pensionistici e pensione: al momento, a 55 anni con “solo” 36 di contributi, da autonoma non le spettano né la pensione di vecchiaia né la pensione anticipata (diritto invece dei dipendenti in situazioni identiche). Ci sarà quindi anche da pensare ai contributi pensionistici.

Lunedì 10 agosto i figli hanno aperto una raccolta fondi su internet. «È l’unica cosa che ci è venuto in mente di fare, dopo aver chiesto alle banche una serie di preventivi per prestiti da restituire in 8 anni. La cifra target della raccolta non coprirebbe tutte le spese, non ce la sentiamo di demandare in toto ma aiuterebbe me e mio fratello - spiega la figlia Cristina - Credo che una situazione paradossale (in cui presumo si siano trovati o si trovino in molti) come quella in cui si chiede un aiuto economico non per aprire ma per chiudere sia piuttosto grave e meriti qualche attenzione». In poche ore la raccolta fondi ha già raccolto oltre 4mila euro. La cifra necessaria è stata però fissata a 25mila euro, un traguardo non impossibile da raggiungere di questo passo.

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