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"Conegliano è una sgualdrina e il sindaco suo padre": bufera sul video di Sultan

"Street" è il titolo della nuova canzone pubblicata dal trapper già noto in passato per le sue canzoni dedicate al Biscione. Nel videoclip offende la città, brucia atti giudiziari davanti alla telecamera e parla di droga e spaccio

Conegliano di nuovo al centro delle polemiche dopo l'uscita del nuovo videoclip del trapper Sult4n, dal titolo "Street". Il 25enne italo-marocchino aveva già pubblicato in passato video e canzoni dedicate alla criminalità giovanile nella zona del "Biscione". In questo nuovo singolo attacca gli amici che lo avrebbero "tradito" collaborando con le forze dell'ordine e rivolge insulti al sindaco Chies, dipengendo la città come una piccola capitale della droga ("Coneyblanca").

Le immagini del videoclip diretto da Francesco Bonato non sono poi tanto diverse da quelle delle canzoni precedenti che avevano fatto allarmare diversi residenti in città, portando le autorità a mobilitarsi e all'aumento dei controlli al "Biscione": girato sempre nella zona di Piazzale Fratelli Zoppas, il video di "Street" riprende Sult4n e la sua gang con il volto travisato dai passamontagna. La canzone si apre con l'atto di notifica di un procedimento penale che viene dato alle fiamme: "Più di 15 processi ma non me ne fotte" canta il trapper in una delle strofe per passare poi alle parole di sfida verso le istituzioni con l'attacco al sindaco Fabio Chies nella barra: "Coney (Conegliano) è una sgualdrina e il sindaco suo padre". L'ennesima canzone provocatoria che però, in appena un giorno, ha raccolto quasi mille visualizzazioni su Youtube, venendo condivisa decine di volte suoi social come Instagram e Tik Tok. 

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