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Cronaca Quinto di Treviso

Aeroporto: Italia Nostra scrive ai Comuni di Quinto e Treviso

L'associazione ambientalista Italia Nostra ha scritto ai Comuni di Quinto e Treviso, denunciando il mancato coinvolgimento della cittadinanza in merito al Piano di Sviluppo aeroportuale

Il 20 aprile scorso, in una sala gremita e tra lo scontento dei cittadini, il Consiglio comunale di Quinto di Treviso ha approvato i piani di rischio aeroportuale. Ora entra in campo Italia Nostra, l'associazioneche si batte per la tutela del territorio.

ITALIA NOSTRA - Romeo Scarpa, presidente della sezione trevigiana dell'associazione ha inviato una lettera alle amministrazioni comunali Quinto e di Treviso, denunciando "con assoluto stupore" "la carenza di adeguata informazione alla Cittadinanza relativamente al Piano di Sviluppo aeroportuale 2011-2030 presentato da Enac e Aertre" per l'aeroporto "Antonio Canova".

CITTADINI  IGNARI - Italia Nostra, come già fatto dal Comitato Aeroporto Treviso, considera "inammissibile" che i cittadini non siano stati resi partecipi del contenuto dei piani di rischio presentati, perché le richieste avanzate dal gestore dello scalo, ovvero Save-Aertre, "vanno ad incidere pesantemente sulla qualità della vita e sulla salute dei cittadini - si legge nella lettera - visto che è previsto, come minimo, il raddoppio dei movimenti giornalieri con decolli e atterraggi sia verso Quinto che verso Treviso".

CONSEGUENZE - Le condizioni del Piano di Sviluppo aeroportuale, inoltre, interessano anche la viabilità della Statale Noalese, arteria di per sé molto problematica, e "la sicurezza ed il patrimonio di tutti i proprietari immobiliari che saranno compresi nelle aree del 'piano di rischio'", nella misura in cui gli immobili subiranno inevitabilmente una pesante svalutazione. Il piano di rischio, tra l'altro, è ancora inesistente per il capoluogo.

Italia Nostra sottolinea, inoltre, come il Piano di Sviluppo aeroportuale ignori "il negativo impatto sull'ecosistema della zona del Parco del Sile", senza che siano stati "minimamente argomentati e spiegati i 'benefici' pubblici di un simile intervento".

RICHIESTE - A fronte di tutte queste mancanze, l'associazione chiede che i Comuni di Quinto e Treviso richiedano ufficilamente "la proroga dei termini per la presentazione di osservazioni", in modo che i cittadini vengano adeguatamente informati, e che vengano indette delle riunioni pubbliche sul Piano di Sviluppo. Riunioni opportunamente pubblicizzate, diversamente da quanto accaduto per l'incontro al BHR Hotel del 4 aprile 2012.

Italia Nostra chiede, inoltre, che vengano convocati dei Consigli Comunali straordinari che consentano ai cittadini di comprendere le posizioni dei vari gruppi politici sulla questione e di esprimere il proprio parere, preferibilmente attreverso un referendum.

BATTAGLIA - L'associazione è decisa a dare battaglia, insieme al Comitato Aeroporto Treviso e ad altre associazioni ambientaliste, come Legambiente e WWF, presentando le proprie osservazioni al Piano di Sviluppo e illustrando ai cittadini il Piano di Sviluppo Aeroportuale con incontri pubblici e gazebi informativi.

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