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Cronaca San Zeno

"Non sai cucinare la cena": marito violento insegue e picchia la moglie

L'episodio è avvenuto martedì sera nel quartiere di San Zeno a Treviso. L'uomo è stato arresto con l'accusa di reiterati maltrattamenti in famiglia

TREVISO "Non sai cucinare la cena! Non sei buona a nulla! Io vendo l'appartamento e ti uccido!". Queste le frasi che martedì sera un impiegato trevigiano di 47 anni, L.S, ha rivolto all'impotente moglie 44enne anche lei impiegata, una volta tornato a casa per cena e non gradendo quanto da lei preparato e messo in tavola.

A quel punto però l'uomo, oltre ad andare in escandescenze per l'ennesima volta in poche settimane, ha cercato di aggredire la donna tanto da costringerla a prendere il telefono e fuggire in strada il più velocemente e lontano possibile per paura della reazione del marito. Una volta uscita di casa ha poi immediatamente contattato la polizia che in pochi minuti è giunta sul posto trovando la signora sotto choc mentre il 47enne ancora tentava di raggiungerla inveendole contro. Per lui sono quindi subito scattate le manette e, dopo aver appurato i fatti, è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e per questo posto agli arresti domiciliari in casa di un parente in attesa del giudizio.

L'episodio però è purtroppo solo l'ultimo di una lunga escalation che vede coinvolti i due coniugi, ora in fase di separazioone ma ancora in coabitazione presso la loro residenza comune. Già due anni fa infatti l'uomo era stato denunciato dalla 44enne per lesioni personali, ma durante la fase dibattimentale del processo, probabilmente spinta dal marito, la donna aveva deciso di ritirare l'accusa sperando in suo cambiamento e in una vita più tranquilla. Per qualche tempo effettivamente in casa è andata meglio, ma dopo qualche mese sono ricominciate le violenze, tanto che sei mesi fa la signora si è presentata al pronto soccorso del Ca' Foncello di Treviso per la rottura di un dito con conseguente prognosi di 15 giorni, mentre il 3 marzo scorso ha ricevuto tre giorni di prognosi per un trauma facciale sempre a causa delle intemperanze del marito, apparentemente sempre senza motivo se non la scarsa attitudine della donna al lavoro e alla vita familiare. Martedì sera invece, una volta accompagnata dalla pattuglia presso il nosocomio trevigiano, la donna ha ricevuto 8 giorni di prognosi per evidenti ematomi ad un braccio e contusioni multiple, dato che dimostra come il marito tentasse in tutti i modi di non farla fuggire di casa.

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