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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Montebelluna

Avvocato con il Covid, rinviata l'udienza del processo per la morte di Mattia Battistetti

Il procedimento che farà luce sul decesso del giovane operaio 23enne deceduto nell'aprile del 2021 schiacciato sotto un carico di 15 quintali staccatosi da un gru in un cantiere edile di Montebelluna è stato rinviato al 12 gennaio. Oggi 11 dicembre è stato accolto il leggittimo impedimento di uno dei legali delle difese

«Siamo amareggiati per questo contrattempo ma andremo avanti più determinati di prima». Lo dice Monica, la mamma di Mattia Battistetti, l'operaio di 23 anni morto nell'aprile del 2021 schiacciato da un carico di 15 quintali staccatasi da un gru in un cantiere dell'azienda edile "Bordignon" a Montebelluna. Oggi 11 dicembre l'udienza del processo in cui, accusati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi (nell'evento rimase ferito anche il kosovaro 32enne Arben Shukolli, che riportò ferite molto gravi ad una gamba) ci sono Andrea Gasparetto, 43 anni di Istrana, legale rappresentante della Altedil di Trevignano, l'azienda per cui lavorava Mattia, Bruno Salvadori, 56 anni di Mogliano, legale rappresentate della Essebi, la ditta ha effettuato il montaggio della gru, Loris Durante, 43 anni di Volpago, l'uomo che operava sul ponteggio mobile, Gabriele Sernagiotto, 60 anni di Montebelluna, coordinatore della sicurezza del cantiere in fase esecutiva, Gian Antonio Bordignon, 55enne di Volpago del Montello, che era il titolare del cantiere e responsabile dei lavori e Marco Rossi, 40 anni di Montebelluna, un dipendente della Bordignon, delegato per la sicurezza e responsabile del servizio prevenzione e protezione, è stata rinviata. Si dovevano sentire sei operai pugliesi giunti appositamente a Treviso per testimoniare ma uno dei legali delle difese - l'avvocato Piero Barolo - ha chiesto e ottenuto il rinvio in quanto affetto da Covid. Il giudice Alice Dal Molin ha disposto l'acquisizione delle dichiarazioni già rilasciate dalle persone che dovevano testimoniare.

Fuori dal Tribunale è stato organizzato un sit-in di protesta a cui hanno partecipato, oltre al sindacato e movimenti della sinistra, anche il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni. «La strage sul lavoro è senza fine - ha spiegato la famiglia - più di mille morti ogni anno tra cantieri, fabbriche, campi e cave. In molti stiamo portando avanti la battaglia affinché tutto questo non succeda più». Anche per questo i familiari di Mattia avevano fatto appello alla partecipazione popolare di lavoratrici, lavoratori e comuni cittadini. «Gli omicidi sul luogo di lavoro - ha ricordato Monica Battistetti - ci riguardano tutte e tutti perché non sono mai una fatalità; hanno cause ben precise, che devono vederci soggetti attivi nella prevenzione, nella richiesta di giustizia e nella vicinanza alle famiglie delle vittime». Si torna in aula il 12 gennaio.

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