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Cronaca Preganziol

Bancarotta fraudolenta da oltre sei milioni di euro: denunciati tre imprenditori

Sotto indagine gli amministratori di una ditta di Preganziol nel settore dei cantieri navali. Da inizio anno sono 61 le operazioni portate a termine dalle Fiamme gialle di Treviso, con 107 persone denunciate e oltre 172 milioni di euro di distrazioni accertate

La guardia di finanza di Treviso ha concluso in questi giorni le indagini relative al fallimento di una società di Preganziol, attiva nel settore della cantieristica navale, denunciando alla Procura i tre amminastratori (un 71enne e i due figli di 50 e 49 anni), tutti accusati di bancarotta fraudolenta. I tre imprenditori sono ritenuti responsabili di un dissesto economico di oltre 6 milioni di euro.

L’attività esercitata dalla società, che si avvaleva di figure specializzate come carpentieri, saldatori e tubisti, consisteva nella fornitura di lavorazioni di carpenteria metallica, manutenzione e montaggio per ditte terze, prevalentemente in cantieri navali e stabilimenti metallurgici in Emilia-Romagna, Toscana e Puglia. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Treviso hanno permesso di accertare che i tre amministratori avevano prelevato dai conti societari, per finalità estranee all’attività dell’azienda, liquidità per oltre 6 milioni di euro, facendole figurare come “sopravvenienze passive”, e incassando indebitamente 450mila euro di crediti esistenti al momento del fallimento, dichiarato nel 2018 dal Tribunale di Treviso, impedendo così che le somme potessero essere destinate a soddisfare i creditori dell’impresa. Dagli accertamenti dei finanzieri trevigiani è emerso anche che i tre indagati, consapevoli dello stato d’insolvenza della società, risalente al lontano 2013, anziché ricorrere agli strumenti legali di risoluzione della crisi, hanno proseguito l’attività economica, accumulando ulteriori debiti e aggravando il dissesto, fino a condurre la società al fallimento.

I denunciati, per nascondere le distrazioni e impedire al curatore fallimentare di ricostruire la reale situazione finanziaria della società, hanno reso inattendibili i registri contabili, occultandone una parte. L’ennesima operazione nel campo dei reati fallimentari conferma l’attenzione della Guardia di Finanza e della Procura di Treviso verso un fenomeno che mina la solidità e la credibilità del sistema economico nel suo complesso: dall’inizio dell’anno, sono 61 le operazioni portate a termine nel settore, con 107 persone denunciate e oltre 172 milioni di euro di distrazioni accertate. L’impegno delle Fiamme Gialle mira dunque a tutelare il mercato dei capitali, l’economia legale e la corretta concorrenza tra le imprese.

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