rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Delitto Ceschin, ipotecata la villa ed un terreno di Enzo Lorenzon a garanzia del mantenimento

La 72enne, che aveva promosso la seprazione giudiziale, li aveva fatti mettere a garanzia dell'assegno di 10 mila euro. La precisazione delle figlie: «Non è vero che nostra madre abbia chiesto un aumento, quell'importo è infatti il frutto della decisione di più collegi giudicanti che lo hanno sempre confermato»

Un delitto pianificato da tempo e che avrebbe come movente le complicate questioni economiche relative prima alla separazione e poi al divorzio. Enzo Lorenzon, ex marito di Margherita Ceschin e considerato dalla Procura di Treviso uno dei mandanti dell'omicidio della 72enne, pagava regolarmente l'assegno di mantenimento che il giudice civile gli aveva imposto. Ma i margini (l'uomo aveva anche dei mutui relativi a proprietà immobiliari, tra cui un locale) erano sempre più ristretti. Per garantirsi sul fatto che il 79enne versasse quanto dovuto la Ceschin aveva fatto mettere una ipoteca su tutti i suoi beni, poi ridotta dal Tribunale alla sola villa di Ponte di Piave e ad un appezzamento di terra. Un valore che, per quanto rilevante (si tratta di 500 mila euro) è nettamente inferiore a quello della tenuta e soprattutto che sarebbe valso come garanzia soltanto per 5 anni di mantenimento.

Tra i due, separatasi per le infedeltà di lui, comincia una battaglia di carte bollate e raccomandate e soprattutto una serie di denunce incrociate. In una, presentata dalla Ceschin nel 2017, ci sarebbero minacce pesanti da parte di Lorenzon, che avrebbe detto alla "ex" che se non la smetteva le avrebbe tagliato la gola. L'uomo, che era in attesa dell'udienza che avrebbe deciso l'esito del divorzio, era preoccupato che il giudice potesse accogliere le richieste, che sarebbero state di gran lunga superiori ai dieci mila euro assegnati in sede di separazione.

«Ma non è vero - spiegano le figlie della vittima, Francesca e Elisabetta, affidatesi agli avvocati Umberto Saracco e Annamaria Giovanetti - che nostra madre abbia chiesto un aumento dell’assegno di mantenimento. Quell'importo è infatti il frutto della decisione di più collegi giudicanti che lo hanno sempre confermato, in ogni sede, nonostante le pretestuose richieste di riduzione avanzate dalla controparte. Era stato determinato alla luce dell’apporto di nostra madre all’azienda ed alla fortuna economica del marito».

Nelle motivazioni dell'ordinanza con cui ieri, 24 luglio, ha confermato la custodia cautelare il giudice delle indagini preliminari Marco Biagetti "apre" alla possibilità che Enzo Lorenzon, che stamattina ha avuto un altro malore ed è stato portato per qualche ora in ospedale a Treviso e che ha cambiato avvocato affidandosi a Fabio Crea (già difensore di Juan Mario Guzman e Sergio Lorenzo), possa finire ai domiciliari previo incidente probatorio sulle sue complicate condizioni cliniche. Stessa possibilità viene prefigurata anche per l'altra mandante del delitto, Dileysi Lorenzo Guzman, che invece ha un figlio minorenne a cui badare. La donna, tra l'altro, potrebbe chiedere di essere sentita nei prossimi giorni dai pubblici ministeri Miche Permunian e Anna Andreatta per dare la propria versione dei fatti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Delitto Ceschin, ipotecata la villa ed un terreno di Enzo Lorenzon a garanzia del mantenimento

TrevisoToday è in caricamento