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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Delitto Ceschin, annullata con rinvio la misura cautelare per l'ex marito e i complici

Gli Ermellini hanno accolto il ricorso dei difensori del 79enne Enzo Lorenzon, del 38enne Sergio Lorenzo e del 41enne Juan Maria Guzman, accusati di concorso nell'omicidio della 72enne. Il Riesame si pronuncerà di nuovo entro un mese

Per la difesa è un punto a favore, per la Procura di Treviso invece si tratta di un clamoroso "alt" che rischia di compromettere i tanti mesi di indagini. La Corte di Cassazione ha annullato, accogliendo i ricorsi dei due difensori, gli avvocati Fabio Crea e Mauro Serpico, l'ordinanza del Riesame che confermava l'atto con cui il gip del Tribunale di Treviso aveva deciso la misura cautelare della detenzione in carcere per il 79enne Enzo Lorenzon, il 38enne dominicano Sergio Lorenzo e il 41enne Juan Maria Guzman, accusati in concorso nel delitto di Margherita Ceschin la 72enne trovata morta il 24 giugno scorso. Gli Ermellini hanno disposto il rinvio degli atti al Tribunale della Libertà veneziano che, entro un mese, dovrà nuovamente esprimersi.

L'inchiesta sull'omicidio della anziana, avvenuto per soffocamento e motivato dai forti dissapori esistenti fra lei e l'ex marito Enzo Lorenzon a causa di motivi economici legati alla separazione fra due, potrebbe insomma subire uno stop: infatti alcuni elementi che erano alla base delle indagini si dimostrerebbero infatti inutilizzabili.

Le motivazioni della decisione non sono ancora pubbliche ma il dito dei due avvocati difensori, in sede di ricorso, erano puntati soprattutto sui decreti che avevano consentito le quattro intercettazioni telefoniche che avevano convinto i pubblici ministeri Michele Permunian e Anna Andreatta a decidere per le manette a carico dei tre. Si tratta delle conversazioni in cui Lorenzon si sarebbe lasciato scappare frasi del tipo "vietato parlare...indagati" lasciando intendere di sapere che lui e i presunti complici centroamericani erano finiti per essere attenzionati dagli inquirenti.

Crea e Serpico avevano argomentato che l'ordinanza del gip non fosse, al contrario della richiesta dei sostituti procuratori, pienamente motivata e si sarebbe limitata a riproporre le conclusioni dei pm e a fare riferimento alla notizia di reato del 25 giugno, in cui comunque non si farebbe menzione di un atto violente. Lo stesso giudice, tra l'altro, emise al tempo due atti uno 24 ore dopo l'altro - il primo venne annullato dal Riesame - senza che dalla Procura fosse arrivata una nuova richiesta.

Se la censura della Cassazione dovesse trovare conferma al Tribunale della Libertà quelle conversazioni telefoniche non sarebbero utilizzabili. E Lorenzon, Lorenzo e Guzmann potrebbero tornare in libertà. Il difensore del 79enne aveva inoltre chiesto l'annullamento dal momento che l'ordinanza non conterrebbe quelle misure straordinarie atte a giustificare il carcere per una persona con più di 70 anni; la Procura generale, che aveva chiesto il rigetto dell'istanza principale, si era però detta favorevole a questa lettura concordando sull'annullamento della misura per il solo Lorenzon. L'avvocato Crea, già domani, presenterà una richiesta per fare in modo che l'ex marito della Ceschin, in attesa della pronuncia di Riesame, venga messo ai domiciliari.

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