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Buon viaggio Daniele: rombo delle moto e palloncini per l'addio al 18enne

Seicento persone hanno partecipato al funerale di Daniele Gnoffo, il giovane morto a San Fior il giorno di Ognissanti mentre provava la moto di un amico. Lettera del padre agli amici del figlio, il ricordo di Nicholas: «Sei stato il fratello migliore che potessi desiderare»

È una comunità distrutta dal dolore e dall'incredulità quella riunitasi sabato mattina, 4 novembre, nella chiesa monumentale dei Santi Pietro e Paolo per dare l'ultimo saluto a Daniele Gnoffo, il 18enne di San Fior morto mercoledì scorso alla guida della moto di un amico.

Daniele Gnoffo Funerale-2

Il feretro è arrivato sul sagrato della chiesa di Castello Roganzuolo scortato dalle moto degli amici di Daniele, gli stessi che erano con lui in quel pomeriggio maledetto di Ognissanti in cui il 18enne ha perso la vita lungo Via Galilei. Il rombo dei motori, accompagnato da un lungo e commosso applauso ha anticipato l'ingresso del feretro bianco in chiesa. Sulla bara bianca i messaggi e le scritte di parenti e amici di sempre: "Buon viaggio Dani, ricordati di dare sempre gas". "Amore di zia" e ancora "Come faremo senza di te". A lato del feretro la bici da corsa con cui Daniele aveva gareggiato innumerevoli volte. La chiesa della frazione di San Fior era stracolma in ogni ordine di posto. Presenti, per il comune, il vicesindaco Luigi Tonetto e l'assessore Zanin. A celebrare messa don Domenico Valentino, parroco di Castello Roganzuolo che, nell'omelia, commentando un passo del Vangelo di Luca ha ricordato come Daniele: «Fosse un ragazzo che non amava mettersi in mostra ma che sapeva lasciare traccia del suo passaggio attraverso segni di bene e speranza. Tragedie come questa sono ingiuste e non dovrebbero mai accadere - ha aggiunto il parroco -. Tragedie come questa ci portano però anche a interrogarci sulla nostra vita: Daniele lascia un vuoto incolmabile per tutta la nostra comunità. Non c'è un perché a questa tragedia: Dio ci vuole felici qui sulla Terra, cerchiamo quindi di essere presenza di conforto per la famiglia e i cari di Daniele facendo memoria delle tracce di bene che lui ha lasciato per tutti noi».

Daniele Gnoffo funerali-2

Prima del termine della cerimonia i momenti più toccanti con la lettura delle lettere degli amici: "Non sarai mai solo Dani, la tua presenza è stata un dono per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti. Avevi sempre una parola di conforto e agivi per aiutare gli altri. Un amico profondamente buono, sensibile ed educato. Ci hai insegnato a perdonare e a guardare al futuro. Vivrai impresso nel ricordo di ognuno di noi. Questo non è un addio ma un arrivederci". A seguire, il messaggio scritto da Francesco Gnoffo, padre di Daniele, letto da un amico di famiglia e rivolto a tutti i giovani dell'età di Daniele: un commovente invito a divertirsi con consapevolezza, vivendo sempre con la testa sulle spalle. In chiusura il messaggio scritto dal fratello minore Nicholas e letto dallo zio di Daniele: "Da quando te ne sei andato non ho fatto altro che piangere perché ti voglio un mondo di bene anche se non te ne ho mai dimostrato abbastanza. Ti penso ogni giorno, nel tuo nuovo letto ho messo la prima medaglia che ho vinto in una gara di atletica quando c'eri anche tu. Manterrò la mia promessa: un giorno diventerò più muscoloso di te, ti voglio un bene infinito, non scordarlo. Sei stato il fratello migliore che potessi desiderare, mi farò un tatuaggio dedicato a te per averti sempre vicino. Mamma e papà sono tristi e così anch'io ma farò il possibile per sostenerli e aiutarli a superare questo momento». All'uscita del feretro decine di palloncini bianchi e blu sono stati liberati in cielo prima della partenza del corteo funebre verso il cimitero di Castello Roganzuolo. Nonostante il dolore una cosa è certa: Daniele non sarà dimenticato.
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