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Cronaca Loria

Uccise ciclista dopo aver rapinato tre donne, Steve Quintino condannato a 12 anni

La sentenza è stata emessa dal gup Marco Biagetti al termine del processo che si è svolto secondo il rito abbreviato. Negata all'impuntato, accusato anche del tentato omicidio di due carabinieri che tentavano di bloccarlo, la semi infermità mentale

Niente semi infermità mentale e conferma dell'omicidio stradale di Mario Piva, un pensionato di Loria travolto e ucciso durante quella che a tutti era sembrata una disperata follia. Steve Quintino, 20enne di Riese Pio X che il 1° ottobre dell’anno scorso, in poco più di un’ora seminò il panico tra Riese e Onè di Fonte riuscendo a sottrarre tre macchine ad altrettante automobiliste, investire e uccidere un uomo di Loria che con la moglie stava andando a trovare la figlia in bicicletta e alla fine speronare un’auto con due carabinieri a bordo, in un posto di blocco, è stato condannato a 12 anni di carcere. E' questa la sentenza inflitta dal gup Marco Biagetti al termine del processo, con il rito abbreviato, in cui il giovane doveva difendersi dalle accuse di omicidio stradale, rapina e duplice tentanto omicidio. Il pubblico ministero aveva chiesto 20 anni.

Il giudice non ha accordato a Quintino (come chiedeva la difesa con l’avvocato Paola Miotti) la semi-infermità mentale. Secondo la psichiatra Anna Palleschi, consulente del giudice delle indagini preliminari. Quintino era capace di partecipare al processo nonostante un riscontrato ritardo intellettivo e la storia triste di abbandono da parte del padre quando era ancora piccolo. Totalmente diversa era la posizione dell’avvocato Miotti e del suo consulente, lo psichiatra Tiziano Meneghel: per quest’ultimo Quintino, che avrebbe un quoziente intellettivo di un bambino di 8 anni, non era assolutamente capace di partecipare al processo.

Il giorno in cui si rese protagonista di una lunga fuga su tre auto rubate con la minaccia ai proprietari (una Fiat Tipo, una Ford Ka e una Honda Insight), a bordo di una delle quali speronò il pensionato di Loria Mario Piva, uccidendolo, Quintino sarebbe stato in preda ad una “psicosi da delirio allucinante” a causa probabilmente della cannabis di cui aveva fatto uso la sera precedente. Una reazione che capiterebbe ad una percentuale ridottissima di chi fa uso di droghe leggere. Confermata anche l’accusa di omicidio stradale per l’investimento in via Marini del pensionato di Loria. In un primo monento si era ipotizzato l’investimento volontario: se Quintino, che viaggiava nella stessa direzione di Piva e della moglie e quindi proveniva da dietro la coppia di ciclisti, avesse perso per sbaglio il controllo del veicolo avrebbe probabilmente investito prima la donna e poi il pensionato. Ma visto che la donna non era stata coinvolta il sospetto iniziale era quello che il giovane, una volta superata la moglie della vittima, avesse intenzionalmente sterzato a destra per speronare il pensionato. Da qui, per provarlo, la necessità della perizia dinamica. Dopo essere stato caricato sul cofano dell’Audi A4, l'anziano poi era caduto sull’asfalto ed era stato trascinato dall’auto per alcuni metri, morendo sul colpo.

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