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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Maxi retata della Mobile di Treviso: sequestrati 441kg di marijuana

Blitz della squadra mobile di Treviso in una palazzina: arrestati due albanesi di 26 anni per detenzione di stpefacenti a fine di spaccio

TREVISO — Marijuana destinata a tutto il Triveneto sequestrata a Treviso. In città una vera e propria centrale, un appartamento affittato e adibito a laboratorio è quanto hanno scoperto gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Treviso nell’ambito della maxi operazione “B&D”, che ha portato al sequestro di 441 chili di droga. Lo stupefacente era nascosto all’interno di un’abitazione in una palazzina di via Don Milani, al civico 1.

LA DROGA La marijuana era divisa in sacchetti sottovuoto che ne contenevano fino a due chili ognuno. Tutta la merce sequestrata e destinata agli assuntori dell’intero Triveneto, ma che veniva smerciata principalmente a Padova, aveva un valore di almeno un milione di euro. Chi la vendeva, la faceva pagare almeno due o tremila euro al chilo, consegnandone solo grossi quantitativi. Era nascosta in tutta la casa. Dai cassetti agli armadi, perfino alla vasca da bagno. Nell’abitazione la polizia ha rinvenuto diversi deodoranti utilizzati proprio per cercare di mascherare l’odore. Oltre alla marijuana, la polizia ha sequestrato anche 80 grammi di cocaina.

La marijuana sequestrata

GLI ARRESTI I poliziotti sono rimasti nascosti all’interno dell’appartamento in questione per cinque giorni, a turni, per aspettare il proprietario di tutta quella droga. Si tratta di un albanese di 26 anni, Ilirjan D., incensurato, che non si era accorto della loro presenza al suo rientro. La polizia è riuscita a stringere le manette anche ai polsi di Ervis Z., coetaneo e connazionale, residente a Rimini e anche lui incensurato, considerato un complice.

MAXI OPERAZIONE L’indagine che ha portato al sequestro di quasi cinquecento chili di marijuana è considerata probabilmente la più grande operazione effettuata dalla Squadra Mobile di Treviso. Tutto è cominciato a settembre 2013, quando il camion di un’azienda dell’Albania venne fermato tra la Slovenia e la Croazia mentre trasportava cinquecento chili di droga. Il mezzo pesante era diretto nella Marca, ma anche in Trentino Alto Adige (Bolzano) e in Austria. Proprio da questo sequestro gli agenti sono riusciti a risalire al 26enne arrestato mercoledì pomeriggio, grazie anche all’aiuto dei tabulati telefonici. Ilirjan D. è considerato probabilmente il capo della criminalità albanese a Treviso, e probabilmente in tutto il Veneto. Non è stato facile da parte degli agenti arrivare a lui. Organizzato, furbo. Cambiava spesso numero di telefono e casa, non si fermava a dormire per più di qualche notte nello stesso posto. Aveva cambiato residenza diverse volte, da Fagarè di San Biagio di Callalta a Saletto di Breda di Piave, fino a via Callalta a Treviso. Quando si spostava, incontrava pezzi grossi ma non è mai stato facile incastrarlo. Secondo gli investigatori si appoggiava anche a  un mediatore residente a Chioggia. Le indagini proseguiranno per tentare di identificare eventuali complici.

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