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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Mogliano Veneto

L'autore della rapina è scomparso, il giudice dispone le ricerche fino al 2042

Un 26enne albanese senza dimora è accusato di rapina: il 30 gennio del 2022, a Mogliano Veneto, avrebbe colpito al volto un uomo prima di rubargli la catenina. Nei confronti del giovane, nei cui confronti oggi 14 settembre si doveva celebrare l'udienza preliminare, è stato per ora disposto il non luogo a procedere. Ma i tentativi di trovarlo proseguiranno per la bellezza di altri 19 anni

Il 30 gennaio del 2022 si era reso responsabile di una rapina a Mogliano. Era stato anche identificato dalle forze dell'ordine ma di lui, da quel momento, non si è saputo più nulla. Oggi, 14 settembre, nei confronti dell'uomo si doveva celebrare l'udienza preliminare in cui certamente sarebbe stato rinviato a giudizio ma non essendoci la prova certa che l'immigrato sia a conoscenza del processo a suo carico al giudice Cristian Vettoruzzo non è rimasto altro da fare che dichiarare il non doversi procedere a suo carico. Contemporaneamente però ha disposto che le ricerche debbano continuare fino al 2042.

E' questa la curiosità che emerge dal caso che pone al centro dell'attenzione un albanese di 26 anni, di fatto senza dimora. Un anno e mezzo fa il giovane aveva aggredito un passante a Mogliano Veneto e, dopo averlo colpito al volto, gli aveva sottratto una catenina con un pendente in oro. Il bottino era stato veramente scarso - qualche centinaio di euro - ma le indagini delle forze dell'ordine era state serrate e alla fine il 26enne era stato individuato.

Il punto è che sulla base della riforma della Giustizia voluta dall'ex Guardasigilli Marta Cartabia, se non è certo che l'imputato sappia di avere un procedimento pendente il giudice non può fare altro che pronunciare il non doversi procedere. Vettoruzzo però, al contempo, ha disposto che nei confronti del 26enne si facciano ulteriori tentativi per trovarlo. Calcolato il tempo di prescrizione del reato (10 anni), maggiorato di un quarto per ogni interruzione, il computo avrebbe dovuto fermare gli sforzi dell'autorità giudiziaria al 2035. Il giudice invece ha voluto concedere 8 anni in più.

Se l'albanese venisse trovato in questo lasso di tempo il processo potrebbe riprendere, ripartendo dall'udienza preliminare. Ma tutto resta appeso semplicemente a quel "se".

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