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Cronaca Montebelluna

Cameriera denuncia una violenza sessuale dopo mesi, nei guai un 60enne

I fatti sarebbero accaduti nell'ottobre del 2020 all'interno dello spogliatoio riservato alle donne e messo a disposizione dai titolari di un agritursmo del montebellunese. L'imputato sarebbe un collega di lavoro della donna

"Non ce la faccio più, devo dirlo a qualcuno: sono stata violentata". Con queste parole una 30enne di Montebelluna si sarebbe presentata nella primavera del 2021 ai carabinieri. Il suo racconto è scioccante: qualche mese prima sarebbe stata aggredita sessualmente da un collega, cameriere come lei presso un agriturismo del montebellunese. Oggi l'uomo, un 60enne residente a Giavera del Montello, si è presentato (assistito dagli avvocati Fabio Capraro e Luciano Meneghetti) in tribunale per la prima udienza del processo in cui è accusato di violenza sessuale.

La vicenda sarebbe accaduta nell'ottobre del 2020. Raggiunta nello spogliatoio dall'imputato, la donna si sarebbe sentita afferrare per un polso mentre con l'altra mano il 60enne avrebbe cercato di toccarle il seno. Poi l'uomo sarebbe riuscito a strapparle un bacio in bocca non voluto mentre continuava a palpeggiarla in tutto corpo. Solo l'arrivo di altre persone l'avrebbe costretto a desistere.

Per la difesa nulla di quanto riportato nel capo d'imputazione a carico del 60enne sarebbe in realtà successo. Si tratterebbe, al contrario, di una "ripicca" legata ai pessimi rapporti fra colleghi che intercorrevano fra i due. Prossima udienza il 17 maggio del 2024.

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