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Cronaca Spresiano

Trovata morta lungo il Piave, le risposte agli interrogativi verranno dall'autopsia

La Procura ha deciso di procedere con l'esame autoptico sul corpo di Anica Panfile, la 31enne romena trovata domenica lungo il Piave in località Spresiano. Sul suo decesso aperto un fascicolo per ora senza reato né indagati

Una ferita nella regione occipitale, un graffio profondo al viso. Ma soprattutto non ci sono i segni che dicano che la donna è morta affogata. Sono questi alcuni degli elementi che spingono la Procura di Treviso ad effettuare l'autopsia sul corpo di Anica Panfile, la giovane donna rumena di 31 anni scomparsa dal pomeriggio delle scorso 18 maggio e il cui corpo è stato ritrovato ieri 21 maggio presso un ansa del fiume Piave, in località Spresiano. L'esame autoptico sarà effettuato domani mattina dall'anatomopatologo Antello Cirnelli e vuole chiarire la dinamica di quello che fino ad oggi si considera un suicidio.

Anica Panfile si potrebbe essere buttata dal viadotto che sta sopra il luogo del ritrovamento e le lesioni sarebbero quindi un effetto della caduta. Così come avrebbe potuto però buttarsi nel canaletta (che è sempre piena d'acqua) che scarica sul fiume Piave proprio poco lontano da dove è stata ritrovata la salma. L'ipotesi del gesto estremo, che è la più accreditata al momento, dovrà comunque essere confutata con i risultati dell'autopsia, che tra l'altro potrà dire se le ferite che la giovane ha riportato siano state fatte quando era ancora viva o se siano sopraggiunte dopo la morte.

Anica viveva a Treviso a Treviso con il compagno, una dei quattro figli (i più grandi sono all'estero da parenti) e soprattutto con l'anziana madre, che sarebbe gravemente malata. Nel suo passato non ci sono ricoveri al centro di salute mentale né cure psicologiche. "Ma le sue condizioni di vita materiale - dice il Procuratore di Treviso Marco Martani - erano al limite. Forse la donna era segnata da i problemi di tipo personale che stava affrontando ma questa al momento è solo un ipotesi". Sul caso il sostituto procuratore Valeria Peruzzo ha aperto un fascicolo informativo, per ora senza indagati né ipotesi di reato.

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