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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca San Zenone degli Ezzelini

San Zenone delgi Ezzelini, in mostra l'artigiano della creta Enzo Alberton

Iniziò la sua carriera artistica a Bassano del Grappa. Aperto anche al pomeriggio fino all'Epifania la mostra antologica dell'artista sanzenonese ospitata in Villa Rubelli

SAN ZENONE DEGLI EZZELINI Sarà aperta anche nei pomeriggi di questa prima settimana di gennaio la mostra antologica "L'arte di Enzo" ospitata in Villa Marini Rubelli a Sopracastello di San Zenone delgi Ezzelini fino al prossimo 14 gennaio.In occasione delle festività natalizie, infatti, la mostra dedicata alle opere di Enzo Alberton, l'artista sanzenonese scomparso nel 2014, amplia l'orario di apertura anche nei pomeriggi dei giorni feriali dalle 14.30 alle 19.00 aggiungendosi all'apertura nei giorni festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00. La mostra – che raccoglie un centinaio di opere dell'artista – è stata promossa in occasione dell'80mo compleanno di Alberton dai familiari grazie alla collaborazione dell'amministrazione comunale, della Pro Loco, del Gruppo d'arte Noè Bordignon e di alcuni amici artisti.

Nato a San Zenone l'11 novembre del 1937, Enzo Alberton si avvicinò alla creta fin da bambino e a soli 15 anni iniziò la sua professione di modellatore per ceramiche d’arte a Bassano del Grappa. Dall’inizio degli anni ’60 gestì una sua piccola azienda artigianale realizzando prototipi che poi venivano riprodotti a calco su stampi di gesso ed esportati soprattutto negli Stati uniti. Alberton ebbe una lunga carriera artistica da autodidatta e in un primo periodo preferì il disegno e la pittura ad olio per rappresentare il territorio natio, autoritratti e ritratti, soprattutto di familiari, soggetti religiosi o su commissione.

Dopo il pensionamento, però, Alberton – che amava definirsi “artigiano della creta” piuttosto che artista – concentrò la sua attività prevalentemente nella creazione di terrecotte con opere che rispecchiavano i valori positivi che caratterizzavano la sua personalità: famiglia, maternità, spiritualità, fede autentica, compassione, delicata poesia. In altri casi le opere facevano emergere il suo aspetto più fantasioso, creativo e umoristico, con tratti fiabeschi o relativi s ricordi cari del passato. La maggior parte delle sue opere è custodita nella propria abitazione, o in quella di tanti sanzenonesi e non, che ne hanno apprezzato il valore e conservano con cura dipinti, terrecotte e ceramiche.

Tra le opere maggiori vi sono la pala raffigurante il martirio di Massimiliano Kolbe custodita nella chiesa di Ca’ Rainati, la pala raffigurante la Madonna della Salute per un santuario di Vittorio Veneto e la pala custodita nella chiesetta del Carmine presso la villa Rubelli di Sopracastello. Ha realizzato diverse Via Crucis in terracotta, altorilievo o bassorilievo, per il Santuario della Chiesetta Rossa a San Zenone, per chiese a Pavia, La Spezia, Roma e Mussolente. Forte anche il suo impegno sociale e culturale nella comunità sanzenonese dove fu trai cofondatori del gruppo di artisti “Noè Bordignon” e cofondatore ed ideatore del gruppo “Sentieri Natura”, per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio.

BIOGRAFIA

Nato a San Zenone l'11 novembre del 1937, Enzo Alberton inizia fin dall'infanzia a giocare con la creta delle colline vicino a casa e a disegnare con il carbone del focolare manifestando una particolare predisposizione per l’arte. A 15 anni entra a bottega come ceramista e inizia la sua professione di modellatore per ceramiche d’arte a Bassano del Grappa. Dopo circa 4 anni trascorsi in Canada come emigrante, dall’inizio degli anni ’60 gestisce una sua piccola azienda artigianale, realizzando i prototipi di animali, amorini, vasi per fiori decorati, danzatrici e molto altro, che poi vengono riprodotti a calco su stampi di gesso ed esporta maggiormente negli Stati uniti.

Nel 1963 sposa Lucia Martini, dal matrimonio nascono 7 figli, poi arriveranno 11 nipoti e due pronipoti. Con la sua numerosa famiglia condivide soddisfazioni e gioie e affronta con coraggio e dignità le difficoltà incontrate, con particolare attenzione per ciascuno. Ha una lunga carriera artistica da autodidatta e in un primo periodo predilige il disegno e la pittura ad olio aventi per oggetto il territorio natio, autoritratti e ritratti, soprattutto di familiari, soggetti religiosi o su commissione. Dopo il pensionamento, però, la sua arte si realizza prevalentemente nella creazione di terrecotte: le sue mani trasformano sapientemente la grigia creta in sculture che sprigionano energia vitale, uno sguardo di stupore che coglie il senso profondo della quotidianità.

Le opere rispecchiano i valori positivi che caratterizzano la sua personalità: famiglia, maternità, spiritualità, fede autentica, compassione, delicata poesia. Talvolta, però, fa emergere il suo aspetto più fantasioso, creativo e umoristico, realizzando opere dai tratti fiabeschi o riprendenti ricordi cari del passato. Nel corso degli anni intraprende con generosità varie attività artistiche e di volontariato, il tutto sempre con grande apporto di iniziative, idee e capacità di realizzarle: è cofondatore del gruppo di artisti “Noè Bordignon”, attore, regista, sceneggiatore. Si dedica ad attività parrocchiali, collabora con l’Associazione per l’assistenza degli anziani sia negli aspetti pratici, sia nella visita agli ospiti delle case di riposo, che nella realizzazioni di teatri di intrattenimento aventi per tema il vissuto degli anni ’30-‘40.

E’ cofondatore e ideatore del gruppo “Sentieri Natura”, per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio. Assieme al fratello Severino negli anni ‘70 dà vita alla tradizionale carovana della Befana, realizzando carri in cartapesta; alcuni, ancora oggi, sfilano per le vie del paese, attesi con entusiasmo da grandi e piccini. Trascorre inoltre del tempo nelle scuole e nelle attività estive per ragazzi dove insegna a manipolare la creta, il disegno e la pittura, intrattiene con il racconto dialettale di storie del passato o accompagna nelle escursioni sui sentieri delle colline del paese. La sua casa è sempre frequentata da persone di varie estrazioni e cultura che lo avvicinano per un consiglio, per un progetto, una chiacchierata, per vedere le sue opere o semplicemente per stare in sua compagnia. Vive la vita come un dono, condividendo con amore e passione i suoi talenti umani ed artistici con le persone e le realtà del proprio territorio. Circondato dall’affetto dei suoi cari si spegne con serenità, nonostante la malattia, il 7 agosto 2014.

Principali esposizioni

1991: “Sì alla vita”, tema della mostra nel museo diocesano di Opole in Polonia

1993: ripropone il tema esposto in Polonia ad Asolo, arricchendo l’evento con nuove opere, riscuotendo un lusinghiero successo di pubblico

1995: “Scultori contemporanei”, esposizione con Piergiorgio Rebesco a San Zenone

2011: “Terra di artisti”, presso la Villa Rubelli a S. Zenone. Un affascinante percorso fra opere dal ‘700 ai giorni nostri di artisti nati o vissuti a San Zenone. Nella barchessa vengono esposte sia terrecotte che dipinti ad olio

2012: “Arte e Natura”, realizzazione di una raccolta di foto di sculture immerse nella natura sanzenonese nelle diverse stagioni, attuata assieme al caro amico Bruno Martino e a Carlo Grigolon. La proiezione presso la barchessa di Villa Rubelli emoziona il pubblico presente, oltre a lui stesso e ai suoi familiari

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