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Cronaca Ormelle

Incidente di Ormelle, si faranno i test tossicologici sul guidatore

La sera di venerdì 10 novembre l'Audi A3 con a bordo quattro giovani indiana è finita fuori strada percorrendo a forte velocità il rettilineo della strada provinciale 49. Nel sinistro tre ragazzi sono morti mentre uno si trova ancora ricoverato in terapia intensiva

Non sarà rilevante né per la giustizia ordinaria (il conducente è morto) né avrà ripercussioni dal punto di vista assicurativo sull'indennizzo dell'unico sopravvissuto fra i quattro che erano bordo dell'auto. Ma su Singh Gurtej, 27enne residente a San Polo di Piave con la famiglia e dipendente di un’azienda della zona che si occupa della lavorazione del legno e che era il giovane che era alla guida della Audi A3 che la sera di venerdì 10 novembre si è schiantata contro un ponticello in cemento lungo la strada provinciale 49 al confine tra Ormelle e Colfrancui, frazione di Oderzo, sono stati eseguiti gli esami tossicologici per rilevare se al momento dell'incidente fosse o meno sotto l'effetto di alcolici o altre sostanze. Nel sinistro oltre a Gurtej, che era di origine indiana, hanno perso la vita anche il 35enne Singh Gurdeep con domicilio a Bellaria di Igea Marina e Kumar Davinder, 26 anni (entrambi indiani) morto nella notte mentre era ricoverato nel reparto di neurologia. Un'altro giovane connazionale che era con loro, D. V., 23 anni, si trova ancora in terapia intensiva.

«Il sospetto - ha detto il Procuratore di Treviso, Marco Martani - è che l'autista fosse sotto l'effetto dell'alcol. La strada su cui è avvenuta la tragedia è il classico rettilineo che invita a correre e infatti la vettura andava ad una velocità di 150 chilometri e i quattro sarebbero stati di ritorno da una festa. Nei prossimi giorni avremo il risultato dei test che diciamo sono interessanti sotto un profilo sociologico: quella degli incidenti anche mortali sulla strade a causa dell'abuso di alcolici è in questa provincia una vera e propria epidemia che non si ferma a colpi di processi ma con un lavoro di educazione capillare».

L’Audi A3 nera con a bordo i quattro ragazzi procedeva certamente ad alta velocità e le ipotesi sull'incidente vanno da un improvviso malore a una distrazione o semplicemente una manovra avventata del conducente. I residenti della zona, risvegliati dal boato provocato dallo schianto dell’auto contro il ponticello in cemento hanno subito lanciato l’allarme al 118 e al 115 ma fin da subito è parsa evidente la gravità della situazione. «Ho sentito un botto sono andato a vedere se serviva un aiuto e i carabinieri erano già lì, stavano passando proprio in quel momento» racconta un residente. «I ragazzi erano incastrati dentro la macchina e loro hanno detto che era meglio aspettare l’ambulanza e i pompieri. C’era l’auto di un altro gruppo di giovani, mi hanno detto che si sono dovuti spostare bruscamente a sinistra per evitare di scontrarsi con l’Audi».

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