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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Paderno del Grappa

Omicidio di Paderno, caccia al killer di Bledar: si indaga sull'ultimo incontro

L'assassino del 39enne albanese è ancora senza nome: nessuna traccia dell'arma del delitto. La moglie del 39enne interrogata per ore dai carabinieri. Il ricordo di familiari e colleghi: «Un padre modello, gran lavoratore e dedito alla famiglia»

Sono ore di indagini serrate per dare un nome e un volto all'assassino di Bledar Dedja, il 39enne di origine albanese trovato morto domenica mattina, 21 gennaio, in un bosco di Paderno del Grappa con numerose ferite d'arma da taglio sul corpo. Domenica mattina Bledar avrebbe dovuto andare a pesca con un amico: è stato lui a trovare la Mercedes classe B di colore bianco nella stradina sterrata, laterale di via dei Colli ai piedi del Monte Grappa. Cento metri più avanti, steso a terra, con ancora gli abiti da lavoro ma parzialmente svestito (l'uomo sarebbe stato trovato con i pantaloni calati). 

L'ultimo incontro

Dedja era scomparso dal pomeriggio di sabato 20 gennaio. Le ultime persone ad averlo visto vivo erano stati i colleghi del ristorante Antica Abbazia di Borso del Grappa dove, da circa tre anni, il 39enne lavorava come giardiniere dando un aiuto nelle pulizie e nelle manutenzioni del locale. Sabato il 39enne, residente con moglie e due figli a Casella d'Asolo, si era presentato al lavoro regolarmente, poi alle 16 se n'era andato. Alle 16.30 la telefonata alla cognata, tutto sembrava tranquillo. Alla moglie avrebbe detto di dover incontrare degli amici nel tardo pomeriggio. Da quel momento il cellulare di Dedja è rimasto acceso ancora alcune ore poi, dopo le due di notte quando un amico lo ha cercato, il telefono si è spento. I carabinieri del nucleo investigativo, guidato dal Maggiore Giovanni Truglio, stanno ora scandagliando la vita del 39enne, le relazioni, i rapporti familiari e di lavoro. Il focus è capire cosa sia successo tra le 16.30 di sabato e le 9 di domenica mattina quando è stato rinvenuto il cadavere. Chi ha incontrato Bledar e cos'è andato storto nel loro ultimo appuntamento? I parenti sostengono che il 39enne abbia scoperto qualcosa durante quell'ultimo incontro e così è stato ucciso. Le telecamere di bar e ristoranti e il tracciato del telefono potrebbero ora essere la pista decisiva per ricostruire cos'ha dato origine al delitto.

L'interrogatorio

Domenica pomeriggio la moglie di Bledar, Fatbardha Dedja, è stata sentita per ore dagli investigatori nella caserma dei carabinieri di Asolo. I militari le hanno chiesto di ricostruire i contatti della famiglia e capire se il 39enne avesse già ricevuto minacce di recente. Informazioni fondamentali per tracciare una pista che porti a individuare il killer del marito. I carabinieri stanno cercando indizi anche nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza ma la zona boschiva di via Colli, dov'è stato rinvenuto il corpo, non è coperta da occhi elettronici. L'unico aiuto potrebbe arrivare delle telecamere delle abitazioni private della zona. Nessuno sembra sapere di minacce nel passato di Bledar Dedja, o di particolari tensioni all'interno della famiglia. Ormai da 15 anni il 39enne viveva in Italia, portato proprio dal fratello che lo aveva preceduto, invitandolo a trasferirsi con la promessa di poter trovare un lavoro migliore.

Il ricordo

La morte improvvisa di Bledar Deja ha lasciato sgomenti i familiari del 39enne e i colleghi del ristorante pizzeria "Antica Abbazia". Il primo pensiero è, ovviamente, per i due figli di Bledar, una bimba di 9 e un bimbo 2 anni. Da circa quattro anni il 39enne con moglie e figli aveva preso casa in una palazzina di via Tiepolo a Casella d'Asolo: un gran lavoratore, gentile e rispettoso lo ricordano i vicini di appartamento. Originario dell'Albania, Bledar era arrivato in Italia 15 anni fa, sulle orme del fratello maggiore emigrato prima di lui in cerca di fortuna. I primi lavori lo avevano visto fare il manovale e poi il muratore per un'azienda edile di Castelcucco. Mai un problema con i colleghi di lavoro, mai un litigio. Poco più di una decina di anni fa, l'incontro con Bardha, diventata sua moglie. La nascita dei due figli aveva spinto il 39enne a cambiare lavoro, diventando un tuttofare, una sorta di custode per locali, pub, pizzerie, ristoranti nella zona della Pedemontana. Le ore in cui non era al lavoro le passava con la famiglia. Un padre esemplare la cui morte, per ora, rimane avvolta nel mistero.

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