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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Montebelluna

Maxi abbandono di rifiuti a Paese, due persone nei guai

Fermati due 50enni italiani, i carabinieri di Montebelluna hanno ritrovato i cassoni e il carrello elevatore rubati e utilizzati per scaricare i rifiuti nell'area ex Simmel di Castagnole

I carabinieri di Montebelluna hanno ritrovato in un capannone industriale, non distante da dove erano stati rubati, i cassoni e il carrello elevatore spariti lo scorso 12 novembre da una ditta di Paese. I denunciati sono due 50enni italiani, uno dei quali è il proprietario del capannone dov'è stata trovata la refurtiva.

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Secondo una prima ricostruzione dei militari dell'Arma i responsabili, dopo aver rubato i cassoni dall'azienda di Paese, avrebbero abbandonato gran parte dei rifiuti in essi contenuti nell'area ex Simmel di Castagnole per poi poter riutilizzare i cassoni, del valore di circa 40mila euro. Sono due i soggetti nei cui confronti, al momento, i carabinieri ravvisano responsabilità, a vario titolo, rispetto alle condotte citate, e la cui posizione passerà ora al necessario vaglio dell'autorità giudiziaria.

Il proprietario del capannone, tramite il suo legale, ci riferisce di essere totalmente estraneo alla vicenda fornendo documentazione a supporto (certificato di iscrizione al registro degli indagati).

Il commento

«Congratulazioni alle Forze dell’ordine per l'individuazione dei responsabili del traffico di rifiuti rubati nel circondario di Treviso e scaricati alla ex Simmel di Castagnole e a Postioma, nel comune di Paese, in cassoni ritrovati all’interno di un capannone».

A dirlo è il consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni, che rivolge così le congratulazioni ai carabinieri di Montebelluna e della stazione di Paese. «Questi cassoni sarebbero stati utilizzati per ulteriori traffici di rifiuti, dato che uno dei due denunciati risulta avere specifici precedenti di condanna per reati connessi alla gestione dei rifiuti. Invito la sindaca di Paese a studiare il Testo Unico sull'ambiente che impone ai primi cittadini di emettere un'ordinanza di rimozione dei rifiuti, cosa che dagli atti risulta del tutto omessa. Magari si faccia dare una lezione online dal sindaco di Barbarano Mossano che proprio in questi giorni ha fatto chiamare Arpav ed emesso una ordinanza di rimozione dei rifiuti rinvenuti tra il suo Comune e quello di Zovencedo nel vicentino, in questo caso rinvenuti dalla Guardia di finanza che ha posto sotto sequestro l'area. Invito inoltre i cittadini - conclude Zanoni - a farsi parte attiva e vigile del loro territorio, a denunciare movimenti sospetti e a denunciarli alle autorità competenti: il traffico illegale di rifiuti nella nostra Regione è purtroppo un'amara realtà, come lo sono le ecomafie che stanno riempendo illegalmente molti dei capannoni vuoti che ci sono in Veneto: quelli censiti sono ben 11mila».

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