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Cronaca Quinto di Treviso / Via Noalese, 63

Bimba perquisita all'aeroporto Canova, genitori presentano esposto

Durante i controlli per l'imbarco il metal detector ha segnalato un'anomalia e la piccola è stata perquisita da personale estraneo alla polizia aeroportuale. I genitori della bambina hanno presentato un esposto alla Procura

Perquisita come una terrorista, a soli otto anni. E' successo a una bambina che stava per imbarcarsi, con mamma, papà e la sorella, su un volo per Parigi all'aeroporto "Canova" di Treviso.

Nel superare i controlli all'aeroporto - spiega il padre nell'esposto-denuncia che la famiglia ha presentato alla Procura di Treviso - è stata segnalata una "anomalia" per la più piccola della famiglia. Sia il metal detector ad arco che quello portatile hanno suonato e sono scattati ulteriori controlli, ai quali i genitori hanno dato il consenso, pensando che si trattasse solo di frugare nelle tasche della loro figlia.

Invece - continuano i genitori nell'esposto - nei confronti della piccola è stata eseguita una vera e propria perquisizione, fatta da personale estraneo alla polizia aeroportuale e per di più in pubblico, davanti agli altri passeggeri in attesa d'imbarco. La bimba - prosegue l'esposto - ha trattenuto a stento le lacrime, chiedendo a mamma e papà perché la stessero toccando, nell'imbarazzo dei genitori, che hanno tentato inutilmente di avere spiegazioni, e dei presenti.

"Al ritorno dalla vacanza - racconta il padre - ho parlato con il direttore dello scalo, che mi ha risposto laconicamente che quella era la prassi, magnificando anzi il comportamento dei controllori".

"Alla mia reazione, annunciando l'esposto e l'interessamento della vicenda di una Associazione di tutela dei minori - conclude il papà della bambina - sono stato cacciato in malo modo dagli uffici della direzione dell' aerostazione".

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