rotate-mobile
Cronaca Pieve di Soligo

Colpisce l'amico con una coltellata al collo: «Una tragica fatalità, non volevo farlo»

Nell'udienza con cui è stato convalidato il suo arresto, il 19enne accusato di aver ferito un amico con un fendente che gli ha sfiorato un vertebra, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee. Il ragazzo resta agli arresti domiciliari

«E' stata una tragica fatalità, non lo volevo colpire, non ce ne sarebbe stato il motivo». Il 19enne che, nella notte tra lunedì e martedì scorso, ha accoltellato un coetaneo non ha risposto alle domande del gip Piera De Stefani durante l'interrogatorio di garanzia ma ha voluto comunque dare la sua versione, rilasciando delle dichiarazioni spontanee. L'udienza di convalida, che si è tenuta nella mattinata di oggi 6 ottobre, si è conclusa con il giudice che, sciolta la riserva, ha confermato gli arresti domiciliari al ragazzo. La difesa (affidata all'avvocato Marco Furlan) aveva invece chiesto la scarcerazione o una attenuazione della misura, sulla base del fatto che non esisterebbero le condizioni perchè il 19enne possa compiere ancora l'atto.

«Stavamo scappando da mio padre - ha detto questa mattina il ragazzo - io avevo in mano il coltello e, accidentalmente, l'ho colpito al collo. Ma giuro che non volevo farlo». «Credo che abbia bisogno di ricevere un aiuto di tipo medico - ha detto invece la vittima - ma qualche tempo in prigione gli farebbe bene, capirebbe tante cose». Inutile dire che le due versioni differiscono diametralmente: secondo l'accoltellato l'aggressore si sarebbe allontanato dal bar dove i due avevano preso una birra "disturbato" dalla presenza del padre, che era evidentemente andato a vedere dove fosse il figlio. «Siamo entrati in un garage - continua il suo racconto la vittima - e lui si è sdraiato per terra. Poi si è assentato un attimo per fare i proprio bisogni e io ho preso il cellulare e ho cominciato a messaggiare a mio cugino. E' stato in quegli attimo che mi ha colpito, senza motivo».

Il 19enne ha alle spalle in un passato turbolento, fatto di incomprensioni con la famiglia che lo ha adottato da piccolo e anche di aggressioni ai danni del padre, a cui una volta avrebbe rubato la carta di credito. E' stato anche in una comunità per persone con problemi di tossicodipendenza e, soprattutto, ha un figlio piccolo, avuto nel corso di una relazione (che sarebbe terminata) con una ragazza coetanea. Una settimana fa pare che abbia litigato con  un altro conoscente e avrebbe estratto il coltello. Ma era stato fermato dalla ferma reazione dei presenti, che gli avrebbero impedito gesti scondiderati usando anche la forza fisica.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Colpisce l'amico con una coltellata al collo: «Una tragica fatalità, non volevo farlo»

TrevisoToday è in caricamento