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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Altivole / Via dei Caduti, 4

Al bar dopo il delitto: una birra e le chiacchiere con le bariste sui tatuaggi

Alle 14.40 circa Fandaj Bujar è entrato nel bar "Ci ritorno" a San Vito di Altivole ed è subito andato in bagno per risciaquarsi. L'uomo è uscito per risalire a bordo di un'auto, una Kia grigia

A neppure tre ore dall'omicidio, mentre in via Fornasette, a Spineda di Riese Pio X, il nucleo di polizia scientifica dei carabinieri stava eseguendo i rilievi dell'omicidio di Vanessa Ballan, in un continuo andirivieni di fotografi, telecamere, cronisti, mezzi dei carabinieri (era stato impiegato per l'occasione anche un elicottero) e curiosi, il killer è entrato in un bar, il "Ci ritorno" di San Vito di Altivole. Erano le 14.40 circa. Fandaj Bujar, un cliente abituale, è andato in bagno a rinfrescarsi (durante l'omicidio si era procurato una piccola ferita ad una mano, tra indice e pollice, infliggendo una delle sette coltellate con cui ha straziato la sua vittima), ha ordinato una birra e ha conversato con le bariste del più e del meno, soprattutto di tatuaggi. L'imprenditore kosovaro è poi uscito come se nulla fosse, è salito su una Kia grigia e si è dileguato. La titolare ad allertare i carabinieri, una volta appresa la notizia da un servizio televisivo: quella persona che tutti stavano cercando era passata nel suo bar, a bere una "bionda", come fosse la cosa più normale del mondo. «Abbiamo chiamato stamattina (oggi, 20 dicembre) i carabinieri e ci hanno detto che dovevamo consegnare subito i filmati e le registrazioni, lei e l'altra persona che erano presenti al momento, entrambe, tra cui una cliente abituale hanno lasciato i loro numeri ai carabinieri. Sono andati via insieme, contemporaneamente, non si conoscevano, hanno parlato al bancone di tatuaggi» spiega la titolare. «Saranno state le due e mezza, meno venti alle tre, si è fermato la al banco» aggiunge Marika «ha parlato con noi normalmente di tatuaggi, come fosse una cosa normale, ha bevuto una birra. Prima di tutto è andato in bagno, è tornato fuori, ha bevuto la birra, ha parlato con me e questa cliente per una ventina di minuti, dicendo che si era da poco fatto un tatuaggio sul braccio, una rosa dei venti e una scritta e un'altra scritta nel costato. Erano riferite a storie passate, ad una ragazza. Dopo venti minuti è uscito come questa cliente. Era in macchina, una Kia grigia». Il 41enne è apparso impertubabile, tranquillo, sereno. Freddo, un calcolatore.

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