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Cronaca Riese Pio X

Omicidio di Riese, prima notte in cella per Fandaj Bujar. I suoi legali: «E' confuso e provato»

Il 40enne di origine kosovara è accusato dell'assassinio di Vanessa Ballan. L'uomo, fermato nella serata di ieri nella sua casa di Altivole mentre presumibilmente progettava la fuga, è indagato per omicidio volontario pluriaggravato

E' stata una prima notte in carcere tribolata per Fandaj Bujar, il kosovaro 40enne ritenuto il responsabile dell'efferato omicidio di Vanessa Ballan, la 26enne, madre di un bambino di 5 anni e incinta di un secondo trucidata con sette coltellate nella sua abitazione di Spineda di Riese Pio X, in via Fornasette, nella mattinata di ieri 19 dicembre.

Sotto choc e in stato confusionale era stato fermato nella serata di ieri nella sua casa di Altivole dove era tornato preparando presumibilmente la fuga. Il 40enne non ha detto niente agli inquirenti che lo accusano di omicidio volontario pluriaggravato (le aggravanti sono relative alla premeditazione, al fatto che aveva avuto una relazione affettiva con la vittima, che l'omicidio è avvenuto dopo una campagna persecutoria e allo stato di gravidanza di Vanessa, di cui forse Fandaj non sapeva nulla) e attende nella sua cella la fissazione dell'udienza di convalida e l'interrogatorio di garanzia previsto presumibilmente per domani o dopo domani.

Alle prime luci dell'alba Bujar ha ricevuto la visita dei suoi due difensori di fiducia, gli avvocati Remo Lot e Chiara Mazzocato. «E' troppo presto per dire qualche cosa - ha dichiarato Remo Lot - mi riservo di vedere gli atti. Ieri abbiamo semplicemente sbrigato alcune pratiche burocratiche. Gli ho chiesto come stava e l'ho trovato particolarmente provato. La passata denuncia per stalking? E' qualche cosa che di cui siamo a conoscenza soltanto in maniera indiretta, non abbiamo avuto accesso alle carte».

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