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Cronaca Riese Pio X

Omicidio di Vanessa, il Procuratore: «Misura cautelare non adottata per discrezionalità, non accadrà più»

Il capo dei magistrati trevigiani esprime tutta l'amarezza per "l'errore" di valutazione commesso a seguito della denuncia della 26enne, che aveva segnalato il suo assassino per stalking e minacce. «Posso dire che mi dispiace tantissimo per quello che è successo, porgo le mie condoglianze anche a nome dell'ufficio che dirigo»

«Posso dire che mi dispiace tantissimo per quello che è successo, porgo le mie condoglianze anche a nome dell'ufficio che dirigo. Si è trattato di una questione di discrezionalità del pubblico ministero, una cosa che, con l'introduzione delle nuove norme, non accadrà mai più». Discrezionalità. E' questa la parola chiave per spiegare come mai, dopo un denuncia circostanziata per atti persecutori e minacce da parte della vittima, la Procura di Treviso abbia deciso di non prendere provvedimenti nei confronti di Bunjar Fandj, il 40enne di origine kosovara che il 19 dicembre ha accoltellato a morte Vanessa Ballan.

«Il pm che aveva in mano il fascicolo - ha spiegato il Procuratore capo della Repubblica di Treviso Marco Martani - non ha ravvisato gli estremi per chiedere una misura cautelare nei confronti del presunto assassino, cosa che secondo me il giudice per le indagini preliminari avrebbe accolto. Era stata fatta però, e con una certa urgenza, una copia forense dei telefoni utilizzati dal Fandaj per ricostruire nei particolari non solo il tipo di messaggi che sarebbero stati mandati ma anche recuperare i video "hot" con i quali l'uomo ricattava la sua vittima. Il sostituto procuratore, a cui sono state chieste tutte le informazioni, non aveva valutato il caso come urgente. Secondo me invece la misura del divieto di avvicinamento si sarebbe potuta prendere».

«La nuova normativa (la cosiddetta Legge Rocella, n.d.r.) è entrata in vigore soltanto tra il 7 e il 9 dicembre. La novità sostanziale è rappresentata dal fatto che non solo l'adozione di un misura deve essere motivata ma anche la sua "non adozione". Nel caso di cui stiamo parlando non ci sono state violazione della norma per cui non ci sarà l'instaurazione di un provvedimento disciplinare. Ripeto: è stata una valutazione del singolo magistrato, che alla fine si è rivelata tremendamente infondata».

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