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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Riese Pio X

Omicidio di Riese, il killer di Vanessa Ballan sceglie il silenzio

E' saltato il "faccia a faccia" che oggi 30 gennaio avrebbe dovuto mettere di fronte il pubblico ministero Michele Permunian e Bujar Fandaj, il 40enne che lo scorso 19 dicembre ha ucciso accoltellandola Vanessa Ballan. L'uomo, che ha rinunciato a farsi interrogare, ha optato invece per delle dichiarazioni spontanee che farà nei prossimi giorni

Bujar Fandaj ha rinunciato oggi, 30 gennaio, a farsi interrogare dal pubblico ministero Michele Permunian. Il 40enne di origine kosovara, autore lo scorso 19 dicembre del femminicidio di Vanessa Ballan, 26enne di Riese Pio X uccisa dentro casa a coltellate, si era già avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia che si era svolto quando si era svolta l'udienza di convalida dell'arresto. Ora l'uomo ha optato per delle dichiarazioni spontanee (può darsi che il 40enne si affidi ad una memoria difensiva) che farà agli investigatori nei prossimi giorni. Le dichiarazioni non hanno però validità probatoria se non nella parte in cui l'artigiano kosovaro facesse delle ammissioni auto accusatorie. Gip e pubblico ministero ne terrebbero comunque conto.

Fandaj potrebbe dire che l'omicidio non era premeditato e che sarebbe scattato solo al termine di un violento litigio con la donna. Un raptus insomma che sarebbe confermato anche dal fatto di aver lasciato nel giardino dell'abitazione che Vanessa condivideva con il compagno e il figlio di soli 5 anni, la sacca contenente gli attrezzi utilizzati per fare irruzione nella casa. Oltre al fatto che l'arma del delitto sarebbe stata gettata in un lavandino e solo parzialmente lavata dalle macchie di sangue.

Il tentativo di Bujar di far cadere le aggravanti, che gli varrebbero in caso di condanna la pena dell'ergastolo si scontrerebbero però con il fatto che Vanessa era incinta del compagno. Questo, secondo le ipotesi della Procura, sarebbe il movente della orrenda mattanza: il 40enne, che dopo la denuncia di lei fatta il 26 ottobre non avrebbe più avuto contatti con la vittima per settimane, sarebbe venuto a conoscenza che la Ballan era incinta. Cosa che gli avrebbe fatto crollare tutte le residue speranze di convincerla a lasciare il fidanzato e andare via con lui.

Gli inquirenti sono intanto al lavoro nel tentativo di ricostruire i rapporti fra i due protagonisti della vicenda, che avevano avuto una relazione clandestina durata circa due anni e che secondo Vanessa sarebbe terminata nell'estate scorsa. Cioè quando Bujar Fandaj, non avendo accettato la decisione della donna di troncare la "storia", l'avrebbe perseguitata anche di persona, riuscendo ad ottenere degli incontri sfociati in rapporti sessuali ricattando la 26enne con i video che aveva girato quando si frequentavano e che avrebbe ritratto Bujar e Vanessa nell'intimità.

Sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero le chiamate fra i cellulari e la messaggistica di whatsapp, che per essere decriptata richiede però del tempo. Il telefonino del 40enne sarebbe peraltro l'unico strumento a disposizione della Procura - che per il momento ha tenuto separati i due fascicoli, quello per omicidio e quello relativo alla denuncia di fine ottobre - in quanto Vanessa avrebbe cancellato tutte le tracce dei suoi contatti con il killer nella speranza di tenere il compagno all'oscuro della sua relazione. Una speranza che si dimostrerà vana: la sera del 25 ottobre Fandaj avrebbe infatti mandato un messaggio al fidanzato, corredato anche di uno dei video "espliciti" dicendogli la verità.

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