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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Oderzo / Via Daniele Manin

Non si può pagare con il bancomat, rissa al bar: due persone ferite

Il parapiglia nel pomeriggio di lunedì 28 settembre al Bar Pivetta di Oderzo. Un gruppo di nomadi ha attaccato i clienti del bar, ferita anche la moglie del titolare

Scene da Far West lunedì pomeriggio, 28 settembre, al Bar Pivetta di via Manin a Oderzo. Due giovani di etnia sinti, poco prima delle 18, hanno dato vita a una violenta rissa con catene e taglierino scatenando un vero e proprio parapiglia.

Come riportato da "Il Gazzettino di Treviso", tutto ha avuto inizio quando i due nomadi, dopo aver consumato, hanno iniziato a lamentarsi a gran voce per il fatto che non si potesse pagare con il bancomat ma solo in contanti. Il titolare, Michele Pivetta, ha provato a calmare gli animi ma, in pochi minuti, la situazione è degenerata. Alcuni clienti hanno provato a dire ai due giovani di piantarla e di andarsene ma questi hanno estratto un taglierino ed una catena da bicicletta, iniziando a minacciare clienti e gestore del locale. Ne è scoppiata una rissa in cui G.S. è stato colpito alla testa, con la ferita che ha iniziato a sanguinare. L’amico che ha tentato di difenderlo è stato ferito al mento. Nel parapiglia anche la moglie del titolare è stata colpita dalla catena agitata in aria da uno dei due giovani. Ingenti i danni al locale: sedie e tavoli rovesciati, bicchieri rotti e vetrata danneggiata oltre ovviamente ai due clienti feriti e soccorsi dalle ambulanze del Suem 118 intervenute sul posto. La situazione è tornata alla normalità sono dopo l'intervento delle forze dell'ordine. Oltre agli agenti della polizia locale, le volanti dei carabinieri di Oderzo hanno portato i due giovani stranieri in caserma dove sono stati identificiati e gli è stato sequestrato il taglierino utilizzato nella rissa.

Nella giornata di oggi, martedì, al termine degli accertamenti del caso, sono stati denunciati dai militari della Tenenza di Oderzo,per danneggiamento aggravato e lesioni personali in concorso C.M., 22 anni (il principale responsabile della zuffa), e C.D., 48 anni, della zona, entrambi con precedenti di polizia.

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