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Cronaca Susegana

In vacanza a Malta, consigliera comunale vittima di un tentato stupro

Lara Ali Shahin, 32 anni, insegnante e consigliere comunale a Susegana è stata vittima di un tentato abuso a La Valletta. In vacanza da sola, il suo aggressore l'ha seguita dal pub in hotel

Una vacanza di pochi giorni a Malta si è trasformata in un vero e proprio incubo per Lara Ali Shanin, 32enne insegnante al liceo Marconi di Conegliano, residente a Ponte della Priula e attuale consigliera comunale a Susegana.

Come riportato da "La Tribuna di Treviso" la 32enne, laureata in Lingue e letterature europee a Ca' Foscari, aveva deciso di trascorrere lo scorso fine settimana a Malta ma, sabato 15 aprile, è rimasta vittima di un tentato stupro nella camera d'albergo in cui alloggiava. Arrivata a La Valletta proprio sabato scorso, la 32enne aveva in programma di fermarsi tre giorni con ritorno in Italia nel pomeriggio di oggi, lunedì 17 aprile. Abituata a viaggiare da sola in giro per il Mondo, non appena aveva lasciato i bagagli in albergo era uscita per visitare la città. Sabato sera, in un pub de La Valletta, Lara ha conosciuto un gruppo di ragazzi maltesi. Tra questi c'era anche un uomo sui 35 anni che si era presentato chiedendole subito il numero di telefono. Lara aveva rifiutato e l'uomo sembrava essersi allontanato ma, sulla via del ritorno in hotel, la giovane è stata seguita di nascosto dal 35enne che l'ha raggiunta nella hall dell'albergo mentre Lara stava aspettando l'ascensore. L'uomo le ha detto di avere una camera al quinto piano ma, quando la 32enne è rientrata in stanza, il suo aggressore l'ha seguita spingendola sul letto e iniziando a baciarla, cercando di spogliarla. A quel punto Lara ha iniziato a urlare e chiedere aiuto. Provvidenziale l'intervento del portiere di notte che, sentendo le urla, ha raggiunto la stanza dove la porta era rimasta aperta sventando il tentato stupro. Il 35enne è fuggito dalla stanza in fretta e furia, Lara tornerà oggi a Ponte della Priula ma, nelle scorse ore, ha denunciato l'accaduto alla polizia maltese nella speranza che gli agenti possano identificare il suo aggressore. Nel caso in cui l'uomo dovesse essere identificato, Lara dovrà tornare a Malta per il riconoscimento e per testimoniare nell'eventuale processo contro l'uomo. 

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