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Cronaca

Tragedia di Mestre: la giovane coppia spezzata, i due fratellini orfani della mamma

Le storie di alcune delle vittime e dei superstiti della tragedia di Mestre di martedì sera. Giovedì sera la veglia di preghiera. Il cordoglio di Papa Francesco. L'indagine punterà a chiarire lo stato di quel guard rail

Jonathan Siddharta Grasse, giovane tedesco di 28 anni, era in Italia in vacanza con la sua compagna, Lucie Probst, 21 anni, dell'Alsazia. Come riporta l'Ansa, entrambi erano a bordo del pullman precipitato a Mestre: lui non ce l'ha fatta, lei è ricoverata all'ospedale di Dolo in terapia intensiva, con ferite e diverse fratture e contusioni. Il loro desiderio era di essere cittadini del mondo: Jonathan parlava, oltre al tedesco anche inglese, francese e danese. Era un giovane dai mille interessi, curioso e appassionato. Si era laureato in Biologia all'università di Ratisbona e in Psicologia a Hagen. Ora, studiava Ingegneria informatica all'ateneo di Horsens, in Danimarca, ma aveva anche la passione per la cucina: per alcuni mesi aveva fatto l'aiuto cuoco in Nuova Zelanda.

Due fratellini tedeschi di 3 e 13 anni sono invece ricoverati all'ospedale di Treviso da martedì, rimasti orfani della madre deceduta tra le lamiere del bus. I soccorritori sono riusciti a salvare anche il loro cagnolino, Iumy, un meticcio di piccola taglia che i medici del Ca' Foncello hanno portato in stanza per dar loro un momento di sollievo. Il papà della bimba più piccola è ricoverato, sempre a Treviso, in terapia intensiva, mentre dalla Germania è arrivato l'ex compagno della donna e padre del ragazzo di 13 anni, che ora è accanto ad entrambi.

Tragedia di Mestre, il Procuratore: «Serve una perizia sul guardrail»

«Non abbiamo alcun elemento per trarre conclusioni sul guardrail, per questo ci serve una perizia». Sono le parole del procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, in merito al varco di circa un metro e mezzo presente sulla "barriera" abbattuta dall'autobus precipitato martedì sera. Non appena sarà individuato il soggetto idoneo, è prevista una consulenza, «perché servono conoscenze tecniche, non giuridiche», ha precisato Cherchi, aggiungendo che «per ora non abbiamo acquisito documenti sulla rampa dal Comune». Nel frattempo, entro la giornata di oggi, l'istituto di medicina legale di Padova eseguirà l'autopsia sul corpo di Alberto Rizzotto, l'autista 40enne alla guida del pullman. Gli esiti, però, come precisato dal procuratore lagunare, «non arriveranno in tempi brevi». Gli inquirenti stanno anche continuando a sentire i superstiti, e lo stanno facendo con la dovuta sensibilità, visto il loro stato fisico e mentale. «Dobbiamo ricordare - ha spiegato Cherchi - che sono stranieri, c'era chi era stanco dalla gita a Venezia, chi dormiva e chi si è reso conto di ciò che è accaduto in modo confuso. Sono persone che hanno visto morire loro parenti. La situazione è drammatica, serve equilibrio perché c'è una variabilità di reazioni che domina su tutto».

Il guard rail

Giovedì sera la veglia di preghiera

Veglia di preghiera giovedì per le vittime e i feriti. Nel corso della cerimonia, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore in via Aleardi, il patriarca Francesco Moraglia ha letto il messaggio di cordoglio del Santo Padre Papa Francesco che, in un telegramma inviato oggi dalla segreteria di Stato alla curia veneziana, ha espresso la sua “affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente” assicurando una speciale preghiera di suffragio e invocando la pronta guarigione per i feriti. Alla veglia, particolarmente partecipata dalla comunità, oltre al sindaco Luigi Brugnaro erano presenti numerosi rappresentanti della giunta, del Consiglio comunale e delle Municipalità, oltre al prefetto di Venezia Michele Di Bari e alle principali autorità cittadine civili e militari. «Affidiamo a Dio le nostre preghiere per le vittime - ha detto Brugnaro - per le loro famiglie e per i feriti di questa tragedia che ha colpito la nostra città».

Papa Francesco vicino ai feriti e ai familiari delle vittime della tragedia di Mestre. Il Santo Padre ha infatti incaricato il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, di esprimere la sua vicinanza spirituale, per quanto occorso martedì sera, nel corso della veglia di questa sera nella parrocchia del Sacro Cuore.

Il messaggio del Papa

«Appresa la notizia del grave incidente stradale avvenuto a Mestre - si legge nel testo firmato dal segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin - nel quale hanno perso la vita numerose persone e tra queste anche bambini, il Santo Padre Francesco incarica Vostra Eccellenza di far pervenire l'espressione della sua affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente, assicurando per essi una speciale preghiera di suffragio e, mentre implora il conforto della fede per i congiunti, invoca dal Signore pronta guarigione per i feriti, e di cuore invia la paterna Benedizione Apostolica».

Papa Francesco (foto LaPresse)

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