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Cronaca

Medico morto per Covid, conoscente usa la sua carta di credito per fare shopping on line

Indagine della Guardia di Finanza di Treviso su segnalazione di alcuni parenti del defunto, un 75enne coneglianese: spariti dal conto 4mila euro, sperperati da un 40enne in acquisti di prodotti elettronici, abbigliamento e mobili

Avrebbe fatto shopping in line con la carta di credito di un conoscente, un anziano medico, di 75 anni: le "spese pazze" sono finite solo quando la carta è stata bloccata dalla banca dopo la morte del proprio cliente, mancato nell'aprile del 2020 a causa di alcune complicanze legate al Covid-19. A portare alla luce la vicenda sono stati gli investigatori della Guardia di Finanza di Treviso che hanno denunciato un coneglianese di 40 anni per il reato di indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

Le indagini, svolte dalle fiamme gialle Gruppo di Treviso e originate da una querela presentata dai parenti del medico defunto, hanno permesso di constatare, attraverso l’analisi delle movimentazioni dei conti correnti, che la carta di credito del pensionato, dopo il suo decesso, è stata illecitamente usata dall’indagato per acquistare sul mercato elettronico prodotti per circa 4.000 euro, tra cui alcuni articoli di abbigliamento, un Iphone e una poltrona.

Fondamentali sono state le informazioni ottenute dal servizio antifrode dell’azienda di commercio elettronico per provare che a utilizzare la carta di credito della vittima è stato l’indagato, il quale, per portare a termine gli acquisti, ha indicato nel portale web della società il proprio account, il numero di telefono personale da contattare per la consegna dei prodotti ordinati e i propri indirizzi di residenza e di posta elettronica. Alla luce degli elementi acquisiti, la Procura della Repubblica di Treviso ha ora concluso le indagini preliminari e l’indagato, in caso di rinvio a giudizio, potrà andare incontro alla pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 310 a 1.550 euro.

"L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso" si legge in un comunicato delle fiamme gialle "in ragione del ruolo che il Corpo svolge, in via preminente, nel garantire la sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento, ha avuto il fine di tutelare il sicuro svolgimento delle transazioni commerciali, attraverso mezzi sostitutivi del contante, ormai impiegati su vastissima scala".

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