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Cronaca Istrana

Plagia e sposa una ragazza appena maggiorenne, 40enne finisce davanti al giudice

L'accusa che viene rivolta all'uomo, un albanese di 17 anni più anziano della propria presunta vittima, è atti persecutori. A causa della gelosia l'avrebbe picchiata già quando erano fidanzati

Sarebbe stata "convinta" dai comportamenti oppressivi del suo ragazzo, un uomo di 40 anni, diciasette  primavere più grande di lei, a sposarsi quando aveva solo 17 anni. E per superare l'ostacolo rappresentato dal parere negativo dei genitori, che di quell'uomo albanese proprio non volevano sentire parlare, si era rivolta persino al giudice minorile, che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto dare il semaforo verde alle nozze. Ma già a quel tempo, siamo nel 2017, sull'allora 37enne c'erano state segnalazioni e appunti delle forze dell'ordine che riportavano un atteggiamento persecutorio nei confronti della minorenne. Poi però, compiuta la maggiore età, arrivano i fiori d'arancio: ma a quel punto la gelosia dello sposo avrebbe avuto la meglio e per lei  è iniziato un anno d'inferno, fatto di botte e minacce e la preclusione dal mettersi in contatto con i familiari, dal momento che il suo telefono cellulare le veniva costantemente sottratto. 

E così, passato l'innamoramento adolescenziale, si è arrivati prima alla separazione e poi al divorzio. Quando i due si sono definitivamente lasciati è stata la madre a convincerla a presentare la denuncia e a trascinare l'ex marito in tribunale, dove il 40enne deve rispondere di stalking e furto. La querela però è arrivata tardi: per i fatti relativi al 2015 ci sarà presto la prescrizione, mentre restano soltanto gli ultimi episodi, quelli del 2017.  Per quelli invece consumati nel corso del breve matrimonio la giovane non ha voluto sorgere querela. In caso di condanna l'albanese non potrà comunque sperare nello scorrere del tempo: la prescrizione viene infatti stoppata dalla riforma Cartabia, dando al giudizio di secondo grado (e poi al processo in Cassazione) un anno e mezzo per essere istruito.

La storia è accaduta in un comune dell' Istrana e vede protagonista una ragazza italiana che oggi ha 23 anni ed è impegnata con la prosecuzione degli studi, "plagiata" dal compagno molto più anziano di lei. Secondo le denuncia quando i due si frequentavano l'albanese si sarebbe lasciato andare a comportamenti persecutori tanto che la giovane, oltre ad essere minacciata, tornava a casa dai genitori con vistosi lividi, segni lasciati dal 40enne quando la picchiava colpendola con pugni, calci e sberle. Ma la ragazza, probabilmente in una condizione di sudditanza psicologica, non voleva lasciarlo. Anzi fa il diavolo a quattro per poterlo sposare e, compiuti i 18 anni, corona quello che le era sembrato un segno d'amore. Presto si tramuterà tutto in incubo e la presunta vittima, preso il coraggio a due mani, decide di andare via di casa e tornare dai genitori. 
 

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