rotate-mobile

Omicidio in stazione, il Comune: "Era seguito dai servizi sociali, rifiutava l'aiuto della comunità"

Il vicesindaco Roberto Grigoletto: "I nostri servizi sociali seguivano il caso di questa persona da quasi trent’anni"

TREVISO “I nostri servizi sociali seguivano il caso di questa persona da quasi trent’anni  - dichiara il vicesindaco e assessore alla coesione sociale del Comune di Treviso Roberto Grigoletto – Era senza fissa dimora e saltuariamente usufruiva dei servizi messi a disposizione dell’amministrazione comunale proprio a favore dei casi di marginalità sociale. A più riprese le nostre assistenti sociali lo hanno spinto a servirsi del dormitorio notturno e a rivolgersi alla mensa della Caritas, ma era chiaro il rifiuto di questa persona a farsi aiutare. Un caso limite e purtroppo una vicenda triste che certo accende i riflettori sui casi di marginalità, anche in una città come questa, dove il livello di vita resta alto. Per noi l’impegno a non lasciare indietro nessuno resta prioritario e una priorità di governo. Basti pensare all’apertura del dormitorio nel 2013, alla nuova rete con le associazioni, dalla Caritas alle cooperative sociali".

Video popolari

Omicidio in stazione, il Comune: "Era seguito dai servizi sociali, rifiutava l'aiuto della comunità"

TrevisoToday è in caricamento