Treviso Ostiglia, vandali rompono i banner e uccidono un riccio
Domenica scorsa a San Giuseppe, dove inizia l'Ultimo Miglio della ciclabile Treviso Ostiglia, si è consumata l'ennesima giornata di ordinaria follia che lascia senza parole e non trova giustificazione alcuna anche se il preside dell'Engim Turazza, Gianluigi Bettiol, rispondendo ad Adriano Panatta sulle pene corporali per certi scavezzacollo incorreggibili e recidivi, parlava di comprendere ed aiutare questi giovinastri i quali, non solo stanno seminando il panico in centro a Treviso, ma di ritorno dalle loro azioni o per allenamento diversivo, hanno preso di mira anche la splendida passeggiata nel verde che è la "Strada del Respiro".
Dopo aver incatenato le loro bici addosso ai 2 pannelli posti sulle barriere in corten che delimitano l'attraversamento su strada dell'Aeroporto, danneggiandoli seriamente, i vandali hanno pensato bene di accanirsi su di un povero riccio sino ad ucciderlo. La bestiola, svegliatasi dal letargo complici le inusuali temperature di questo scorcio di primavera, era alla ricerca di un po' di cibo per lei e per la sua tenera prole (era un riccio femmina). I vandali, uccidendo l'animale, hanno condannato alla medesima fine l'intera cucciolata. La loro domenica di follia è finita gozzovigliando sulle panche del vicino capitello dove hanno abbandonato a terra le borse con i resti di quanto consumato, proprio vicino al cestino. Ennesimo sgarbo idiota di una gioventù sempre più allo sbando.
Vittore Trabucco