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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia Casier

Calzaturificio Skandia, ok del tribunale al concordato preventivo: salvi i posti di lavoro

Il piano di ristrutturazione proposto dallo Studio Porcaro Commercialisti & Avvocati permetterà di salvaguardare la continuità e garantirà il rilancio dell'azienda di Casier

Il calzaturificio Skandia di Casier è salvo. Il Tribunale di Treviso, composto dai Magistrati Clarice di Tullio, presidente, da Petra Uliana e da Paola Torresan, con decreto del 10 gennaio scorso, ha omologato il concordato preventivo in continuità diretta della società attiva da oltre 40 anni, nella produzione di scarpe tecniche di alta qualità per primari marchi di caratura internazionale. Si tratta di una delle poche procedure di risanamento con continuità diretta omologate dal Tribunale di Treviso nell’ultimo decennio. Un ulteriore passo fondamentale che attesta la bontà del piano proposto dal Calzaturificio nonché i risultati positivi ottenuti in questo primo anno di piano. Con un organico di circa 540 dipendenti di cui circa 70 presso la sede italiana e circa 470 in forza presso gli stabilimenti delle società partecipate in Serbia ed in Romania, il gruppo che fa capo al calzaturificio Skandia ha raggiunto l’obiettivo della salvaguardia del patrimonio sociale, dei contratti in essere, del know how aziendale e dei posti di lavoro.

La Società è riuscita, quindi, nell’impresa di sostenere l’intero tessuto sociale locale e le controparti commerciali pur avendo significativamente risentito, come molte altre aziende, di un prolungato periodo di difficoltà iniziato con la pandemia e continuato con il conflitto Russo-Ucraino, che ha interrotto, improvvisamente, uno dei maggiori sbocchi commerciali dell’azienda. Con il piano di rilancio approvato dal Tribunale le commesse in corso sono proseguite regolarmente e la Società ha acquisito decine di nuovi ordini. L’anno 2023 si è chiuso, nel frattempo, con un fatturato di circa 30 milioni ed un ebitda positivo.

L’operazione di ristrutturazione che ha ottenuto il placet del ceto bancario, dei fornitori, dei lavoratori, ed in genere dei creditori ,ivi compreso l’Agenzia delle Entrate (con un’adesione al concordato di un’amplissima maggioranza) prevede, negli anni di piano, il raggiungimento di una maggiore marginalità attraverso la rivisitazione del business e la razionalizzazione di alcuni costi. La grandissima adesione è la testimonianza della importanza di Skandia per tutti i suoi stakeholder che hanno accompagnato ed accompagneranno la società durante questa fase di rilancio. I soci, in primis, hanno deciso di sostenere il piano con un aumento di capitale a beneficio del ceto creditorio.

La società è assistita per la parte finanziaria dallo Studio Porcaro Commercialisti & Avvocati con un team guidato dai partner Mario ed Andrea Porcaro e dall’associata Dott.ssa Laura Paglia e, per la parte legale, dallo Studio Iura Avvocati Associati con un team guidato dai partner Avv.ti Matteo Creazzo e Giovanni Trolese.

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