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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia Riese Pio X

Armocromia in showroom: la nuova scommessa di Arredissima

La Holding di Riese Pio X, che di recente ha rilevato lo storico marchio di cucine Berloni, si è affidata a una consulente d’immagine per formare i suoi arredatori anche sull’analisi del colore. Sartori: “intercettiamo le tendenze nell’ottica di migliorare sempre di più i nostri servizi”

Armocromia in showroom. È l’idea lanciata da ArredissimA, la holding veneta leader nella distribuzione di arredamento Made in Italy, recentemente salita agli onori delle cronache per aver rilevato lo storico marchio di cucine Berloni. L’azienda di Riese Pio X, che ad oggi conta 24 punti vendita in Italia, 500 dipendenti e che nel 2022 ha generato un volume d’affari pari a 100 milioni di euro, ha deciso di intraprendere una nuova avventura e di affidarsi a una professionista del settore per formare i propri arredatori anche nel campo dell’analisi del colore, cavalcando l’onda di quella che a tutti gli effetti rappresenta una tra le tendenze più interessanti e dibattute del momento.

«Di armocromia si è parlato tanto nei mesi scorsi e se ne continua a parlare anche adesso – precisa Ottavio Sartori, co-fondatore del brand insieme al socio Franco Rinaldi – A prescindere da come la si pensi su questo fenomeno, ci sembrava stimolante valutarne le potenzialità e le possibili applicazioni al mondo dell’arredamento. Il nostro compito è in primis quello di intercettare tendenze e se i clienti nel quotidiano manifestano interesse verso un trend specifico, abbiamo il dovere di approfondirlo e di studiare il modo migliore per valorizzarlo».

Nel mese di dicembre 2023 ArredissimA ha quindi avviato un percorso intensivo di avvicinamento all’armocromia avvalendosi del supporto di Caterina Fracasso, consulente d’immagine diplomata in fashion business presso il celebre Istituto Marangoni di Milano, che nel suo background vanta anche un’esperienza formativa all’Italian Image Institute di Milano con Rossella Migliaccio, la “guru” italiana dell’armocromia per eccellenza.

Il corso si è svolto in modalità online al fine di consentirne l’agevole fruizione al maggior numero possibile di risorse e ha coinvolto circa 4/5 mobilifici alla volta con l’intento di dare una prima infarinatura sull’argomento e il proposito di approfondirlo in seguito con continuità attraverso ulteriori webinar di prossima programmazione.

Blu e verde per un effetto calmante, bianco per richiamare spiritualità e purezza, giallo per migliorare la concentrazione, grigio per stimolare la creatività. C’è tutto un mondo dietro ai colori, alla loro psicologia e al modo in cui vengono mixati. Questo il presupposto di partenza. All’excursus generale sui 4 macrogruppi/stagioni (estate, inverno, primavera, autunno), sulle differenze tra tonalità calde e fredde e sugli accorgimenti per identificare valore, contrasto e intensità, ha dunque fatto seguito un focus più mirato con consigli ed esempi concreti di abbinamenti cromatici efficaci per arredare casa.

Come ha infatti spiegato la stessa Caterina Fracasso: «Quando parliamo di armocromia solitamente pensiamo alla moda, ma in realtà si tratta di un concetto estremamente versatile e adattabile ai contesti più disparati. Di fatto, come si sceglie di esaltare le proprie caratteristiche cromatiche attraverso un abito o un make up studiato, lo stesso si può fare utilizzando mobili e complementi d’arredo. Da questo punto di vista l’armocromia, senza pretendere di dettare legge, è senza dubbio un valido ausilio per ricreare un ambiente che ci rispecchi e che al contempo trasmetta all’esterno sensazioni armoniche e positive: un abbinamento azzardato sulla carta risulterà perfettamente equilibrato se basato su toni compresi nella stessa palette.  Analogamente, si potrà giocare sui contrasti, sugli abbinamenti incrociati, oppure ancora eleggere un fulcro cromatico lavorando sulle sfumature e così via. L’importante è sapere come farlo con cognizione di causa, partendo dal presupposto che non esistono regole vere e proprie, ma seguire certe accortezze strategiche può comunque fare la differenza».

Nell’immaginario dei titolari, il corso è solo il primo step di un progetto più ampio, destinato a durare e a evolversi nel tempo addentrandosi sempre di più tra le pieghe di questa affascinante disciplina. Conclude Sartori: «I due anni di pandemia hanno rappresentato uno spartiacque importante per il nostro settore, perché con il lockdown gli italiani, impossibilitati a uscire, sono diventati via via più consapevoli del valore insito nel loro patrimonio immobiliare anche e soprattutto in termini di arredamento e valorizzazione estetica. La scelta di integrare il nostro servizio consulenziale con quest’ulteriore opportunità asseconda il nuovo approccio dell’utente al prodotto, più attento, maturo e selettivo. Gli arredatori a loro volta hanno accolto con favore la proposta riconoscendo nel corso un prezioso strumento di supporto lavorativo e un arricchimento delle proprie competenze. Sicuramente andremo avanti su questa strada e anzi stiamo già pensando a una possibile rubrica da lanciare sui nostri canali online con pillole e consigli di armocromia applicata all’arredamento».

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